"Avanti con Cereda: la strada è tracciata..."

L’Ambrì Piotta non va più. La squadra da novembre si è
letteralmente fermata. Pochi punti e un gioco che sembra vivere un momento di
preoccupante stagnazione.
L’obiettivo minimo dei preplayoff sembra lontano: dopo un bell’inizio di
campionato, ora tutto si è fatto maledettamente più difficile.
Ieri sera a Fuorigioco, oltre a parlare dell’inevitabile danni economici legati
alla pandemia, il presidente Filippo Lombarsi si è espresso anche sul momento
difficile della sua squadra.
“All’inizio siamo stati al di sopra della nostra aspettative, ora siamo un po’
sotto. Sono cose che capitano durante una stagione. Speravamo che la Spengler
potesse darci un colpo di frusta al morale e la sua cancellazione è stata una
brutta botta”.
Anche Lombardi, come tutti i tifosi, è ovviamente deluso dai risultati.
“Sento molto la delusione dei nostri tifosi e visto che io mi considero il
tifoso numero uno, lo sono ancora più degli altri. Ma nel mio ruolo non mi devo
abbattere e continuo a portare avanti la società”.
Nonostante tutto, secondo Lombardi le cose sarebbero potute andare pure
peggio.
“È stato un anno difficile, la transizione nella nuova pista è stata un
passaggio epocale e non averci lasciato le penne è stato di per sé un bel
risultato. Ricordo che il primo anno con la nuova pista il Langnau è retrocesso
in B. È vero che quest’anno non c’è la retrocessione, ma se anche ci fosse
stata non credo che avremmo rischiato qualcosa”.
Dunque nessuna pretesa, almeno per il momento.
“Questo dev’essere un anno di transizione, in cui abbiamo lavorato tanto e
bene anche nel settore allievi, che adesso sta raccogliendo risultati migliori
rispetto al passato”.
Su Cereda il presidente fa questa riflessione.
“Ha ragione Luca quando dice che anche se il momento è difficile non bisogna
cambiare la filosofia e i valori di questo club. Nel passato abbiamo cambiato
allenatori come cambiare i calzini e i risultati non sono stati incoraggianti. In
questi giorni abbiamo fatto una bella cena tra dirigenza e staff che ha
rafforzato ulteriormente lo spirito di gruppo e siamo tutti convinti di andare
avanti sulla strada tracciata finora”.
Un tema delicato è quello del mercato.
“Dobbiamo cercare ogni anno di migliorare la squadra. Quest’anno abbiamo
ingaggiato giovani svizzeri interessanti, il prossimo anno cercheremo di fare
la stessa cosa anche con gli stranieri. Il nuovo acquisto Chlapik dimostra già una
chiara inversione di tendenza”.
Ieri il Lugano ha annunciato l’acquisto di Marco Müller, che era dell’Ambrì
prima di passare allo Zugo.
“Noi siamo un club formatore anche in questo senso. Noi l’abbiamo lanciato ma
non potevamo soddisfare le sue esigenze economiche. Aveva voglia di fare un
salto in avanti e lo Zugo gli ha dato la possibilità. Noi dovremo sempre fare
scommesse sui giovani, sapendo che prima o poi ci lasceranno”.
Intanto l’Ambrì ha comunicato di aver rinnovato per un anno il contratto di
Kneubühler e di due quello di Zwerger. Un raggio di sole in un periodo piuttosto
difficile.