Calcio

Babic è tornato

L'attaccante del Lugano, ora nell'Under 21, ha steso il Rapperswil con una doppietta
L.S.
26.09.2024 11:54

La prima contro l’ultima, un testa-coda che sembrava non avere storia.
Il Rapperswil, considerata la squadra più forte della Prima Promotion e legittimamente leader, contro il fanalino di coda Lugano.
Tutto sembrava scritto ieri sera e invece, ancora una volta, il calcio ha saputo stupire.
L’Under 21 bianconera è riuscita a ottenere il primo successo della stagione, contro la squadra più attrezzata della categoria e oltretutto in trasferta.
Un’impresa che, se in parte facilitata dall’espulsione del giocatore del Rapperswil Schmidt al minuto 53, è da attribuire alla grande prestazione dell’attaccante Boris Babic, autore di una splendida doppietta. Due reti da vero bomber, da uomo che non ha dimenticato come si fa gol.
Aveva stupito tutti, cinque anni fa, a solo 21 anni, nel San Gallo di Zeidler: 19 partite e 7 reti, alcune delle quali davvero bellissime. Poi un brutto infortunio, che lo bloccò nel momento migliore.
Da lì, l’attaccante svizzero di origine serba, ha faticato a riprendersi. Nemmeno il trasferimento a Lugano, voluto dai suoi procuratori Heitz e Heussler, è riuscito a trasformarlo. Nonostante le 37 presenze, molte delle quali invero da subentrante, sono arrivate soltanto quattro reti. E la sensazione di un giocatore che sul piano fisico non fosse mai veramente al top.
Scendere in Prima Promotion, in una squadra che lotta palesemente per salvarsi, non dev’essere stato facile. Con serietà e umiltà si è messo però a disposizione del tecnico Zanetti e del club e ieri sera ha centrato la prima doppietta.
Potrà tornare utile per la prima squadra? Difficile dirlo adesso, ma il rapporto con Croci-Torti è sempre stato buono, improntato su grande trasparenza e onestà e le assenze in questo momento di Vladi e Przybylko potrebbero, chissà, aprirgli qualche porta.
Toccherà a lui, nelle prossime partite, dimostrare di essere in crescita e di aver lasciato i vecchi problemi alle spalle. A 26 anni non è ancora tardi.

(Foto Keystone)