Bellinzona pronto a rivolgersi al TAS

Ancora una settimana e sapremo se il
Bellinzona potrà giocare ancora in Challenge League o verrà retrocesso in Prima
Promotion. O forse no, perché nella capitale hanno già pensato a un eventuale
risposta negativa da parte della Swiss Football League. In quel caso la società
granata si rivolgerà direttamente al TAS per far valere le proprie ragioni.
La famiglia Bentancur non ha nessuna intenzione di accettare un eventuale verdetto
negativo, anche se almeno per il momento la fiducia continua a prevalere. Si
crede che i documenti prodotti possano essere sufficienti per ricevere il benestare
della Lega, che in queste ore ha chiesto a Pablo Bentancur di presentare addirittura
dei documenti di quando fungeva da amministratore delegato ed era parzialmente
proprietario del FC Lugano. Cose che risalgono a quasi dieci anni fa!
Se è vero che il 26 maggio sarà il giorno della verità, dietro le quinte
qualcosa si sta muovendo. A parte il gruppo legato a Matteo Preziosi, figlio
dell’ex patron del Lugano, che si sarebbe presentato con l’intenzione di
portare in società anche qualche grande ex del calcio, ci sono almeno altri due
gruppi interessati a prendere in mano il Bellinzona. Le offerte sono già sul
tavolo della famiglia Bentancur, che per il momento preferisce aspettare. Anche
perché bisognerà capire cosa succederà il 26 maggio e soprattutto quali accordi
potrebbero sfociare con i nuovi soci o acquirenti.
Una cosa è certa: l’intenzione della proprietà è quella di creare (o lasciare) un Bellinzona
più forte, almeno dal punto di vista economico. Perché il Bellinzona viene prima di tutto. Con o senza la famiglia Bentancur.