Cacciato con disonore

Altro che spirito olimpico. Altro che accettazione del verdetto. Altro che stretta di mano all'avversario. Altro che riconoscimento della forza del rivale. Guram Tushishvili è un atleta georgiano, gareggia nella disciplina dello judo, nella categoria oltre i 100 kg. Combatteva contro il francese Teddy Riner, un gigante della specialità, che ha poi vinto l'oro. Il georgiano ha reagito in modo definito antisportivo e aggressivo al termine dell'incontro. È stato squalificato dal torneo individuale, non ha potuto partecipare al ripescaggio per il bronzo. Ma è stato sospeso per il resto dei Giochi, non può disputare nemmeno la gara a squadra. Riner è una leggenda e ha sconfitto il suo avversario, e si è scatenato il tripudio generale, i tifosi francesi hanno esultato e concesso il dovuto tributo al loro eroe. Tushishvili ha letteralmente perso la testa. Ha manifestato una rabbia inusitata, ha preso a scalciare, ha sollevato da terra il suo concorrente, spingendo la testa contro il tappeto. Riner lo ha trattenuto, e il georgiano ha ulteriormente reagito: ha spinto il francese con forza con l'anca. Gloria per Riner: ha conquistato, in seguito, il suo terzo oro olimpico. Disonore per Tushishvili: la Federazione internazionale ha usato il pungo duro e in tempi rapidi. Il comportamento del judoka è stato ritenuto contrario allo “spirito”, della competizione ed è stato espulso immediatamente. Una commissione farà, poi, luce successivamente sulla vicenda.
(Foto Keystone)