Calcio preistorico o grande strategia difensiva?

Guardiola contro Simeone, City contro Atletico.
Era prevedibile che non sarebbe stata una partita come tutte le altre. In
panchina c’erano due allenatori che per dirla in maniera sottile, non si amano
troppo. Per il passato nella Liga e per il modo diametralmente opposto di vedere
il calcio.
E così è successo anche ieri sera nell’andata dei quarti di finale di Champions
League. Il City tutto avanti, l’Atletico tutto dietro.
Soprattutto nel primo tempo lo “spettacolo” è stato a dir poco impressionante,
con gli uomini di Simeone a difendere con due linee compatte di 5 giocatori.
Quel 5-5-0 che poi Guardiola, usando qualche giro di parole, ha definito “preistorico”.
Nel primo tempo l’Atletico non ha concesso nemmeno una palla gol al City, che
dominava la partita territorialmente (76% contro 24% il possesso palla). Un esercizio
difensivo impeccabile, con il portiere Oblak che non ha dovuto fare nemmeno una
parata, anche se con i piedi è stato il giocatore che nei primi 45 minuti ha
toccato di più il pallone tra gli spagnoli.
Nella ripresa la squadra di Simeone ha provato a dare fastidio al City, ma con
scarsi risultati.
Il City ha continuato a dominare e con l’innesto di Foden, che al primo pallone
toccato ha mandato in porta De Bruyne, ha vinto la partita.
Una vittoria striminzita che lascia tutto aperto per la gara di ritorno tra una
settimana a Madrid.
Alle parole di Guardiola, che ha detto “Nella preistoria, oggi e tra centomila
anni, è molto difficile attaccare un 5-5-0”, ha voluto rispondere il capitano
degli spagnoli Koke sulla sua pagina Instagram: “Innamorato della tua storia,
dalla preistoria. Orgoglioso di essere dell’Atletico”.
Insomma, la gara di ritorno è lanciata. Il Cholo Simeone riuscirà a cambiare schema
a mettere in difficoltà il City?
Intanto divampa la polemica su un calcio che non ha nulla di spettacolare, che
qualcuno ha definito addirittura indegno e che non meriterebbe il palcoscenico
della Champions League. Stiamo ovviamente parlando di quello dell’Atletico.
La diatriba promette di non finire qui. E dura ormai dalla preistoria.