C'è bisogno di tutti
Il piano sembra chiaro, puntare tutto sul campionato.
La prestazione di giovedì, alcune scelte (anche obbligate) di Croci-Torti e un
calendario che non concede tregua (per fortuna adesso arrivano le settimane della
nazionale), spingono il Lugano, quasi inevitabilmente, a valutare le diverse
priorità. Com’è normale che sia.
Certo, la Conference League è importante, per i soldi che elargisce e per la
visibilità che può dare, ma l’impressione è che in casa Lugano ormai si punti dichiaratamente
al traguardo grosso, a vincere qualcosa. Se in Europa è impossibile farlo,
quest’anno, in Svizzera, l’occasione appare ghiotta.
E allora avanti, con la partita di domani a Berna, contro uno Young Boys mai
così in crisi, che sembra rivestire un’importanza decisamente maggiore rispetto
a quella in Serbia.
È ciò che si respira nell’ambiente, è anche quello che si intuisce dalle parole
dei protagonisti, anche in quelle di un Saipi che accusando una parte del
gruppo di “essere in vacanza”, ha voluto lanciare l’allarme (in modo sbagliato)
per il campionato.
Prestazioni alla mano, questo Lugano non ha due squadre da poter schierare. O
meglio, sì, a livello numerico, ma non qualitativo.
Purtroppo, almeno per ora, ci sono elementi che non hanno fatto il tanto
agognato salto di qualità. Da Cimignani a Mahou, da Dos Santos a Vladi:
giocatori di prospettiva, scommesse che per ora non possono ritenersi vinte.
E per raggiungere i traguardi sperati, c’è bisogno anche di loro. Altrimenti sarà
dura.
(Foto Keystone)