Chi fece entrare Salt Bae sul campo?

Nella foto si vede benissimo: Messi, con una faccia a dir poco sorpresa, per non dire infastidita, che stringe la mano a Salt Bae, l'uomo diventato famoso nel mondo per spargere il sale sulla carne che serve nei suoi ristoranti.
L'argentino, campione del mondo, si sarà probabilmente chiesto cosa ci facesse lì Salt Bae, il cui vero nome è Nusret Göcke.
Come ha fatto a entrare sul campo lo chef turco? Se lo sono chiesti un po' tutti nelle settimane successive alla finalissima disputata in Qatar.
Dopo un bel po' di tempo, sembra finalmente esserci una risposta.
La FIFA ha incolpato un suo dipendente, Ersan Gökay, descrivendo la sua "leggerezza", come un "danno scandaloso" per l'organizzazione del calcio mondiale.
Ma com'è andata veramente?
Gökay, licenziato in seguito dalla FIFA e ammalatosi di nervi per tutto ciò che avrebbe dovuto subire dopo quel suo "errore", ha spiegato il suo punto di vista:
"Salt Bae era stato invitato personalmente dal presidente della FIFA Gianni Infantino, e dopo la finale, aveva chiesto di venir accompagnato nel tunnel dello stadio per congratularsi con Messi e compagni. Giocatori che lo chef aveva detto di conoscere benissimo".
Peccato che Bae non si sia limitato a restare nel tunnel dello spogliatoio, ma sia addirittura entrato in campo dove 1,5 miliardi di persone hanno potuto vedere come irrompesse nella celebrazione argentina.
Ma chi era Ersan Gökay, l'uomo che ha pagato a caro prezzo questo gesto di Bae? Era stato il responsabile del progetto finanziario per la Coppa del Mondo femminile del 2023 e dal 2017 gestiva entrate e spese di questa manifestazione, mentre i bilanci della Fifa e del comitato organizzatore locale venivano consolidati. Gökay voleva contribuire a realizzare un torneo eccezionale in Australia e Nuova Zelanda, ma a quell'appuntamento non ci arrivò mai. Fu licenziato prima.
Tornando sull'episodio incriminato, Gökay ha spiegato nel dettaglio l'accaduto:
"Nel caos dopo la finale, tutti volevano qualcosa e Salt Bae ha detto che voleva congratularsi con i giocatori perché aveva una grande passione per Messi e l'Argentina. Alcuni di loro hanno cenato nel mio ristorante, ha detto. Mi conoscono tutti. Ti rendi conto di quanto fosse problematico quel momento? Era l'ospite del presidente e poteva lamentarsi con Infantino dopo se avessi negato la sua richiesta. È un amico stretto di Infantino. Si elogiavano a vicenda tutto il tempo - entrambi dicendo che "sei il numero uno". Dovevo stare attento con lui. Ho detto: 'Non entri in campo'. Non avrei mai pensato che avrebbe fatto quello che ha fatto in campo."
Una volta nel tunnel, Gökay ha lasciato Salt Bae brevemente incustodito per scattare un selfie vicino al campo e lo Chef ne ha approfittato per entrare in campo, avvicinarsi ai giocatori dell'Argentina e toccare la Coppa del Mondo. Gesti che sono immediatamente diventati virali sui social media. Salt Bae è stato visto sollevare, baciare e schiaffeggiare la Coppa del Mondo. In piedi accanto a Lisandro Lopez e Cristian Romero, l'uomo con più di 50 milioni di follower su Instagram ha persino simulato di spargere sale sul trofeo.
Gökay ricorda che nei giorni successivi alla finale, Dan O'Toole, all'epoca vicesegretario generale della Fifa, gli aveva offerto parole di rassicurazione e che si sarebbe occupato della situazione. Ma per Ersan Gökay invece non c'era più scampo. La Fifa aveva bisogno di un capro espiatorio e lui era un facile bersaglio. Il rapporto interno e confidenziale sull'incidente di Salt Bae del 24 gennaio 2023 faceva notare che "Salt Bae era stato visto da altri membri dello staff della Fifa nel tunnel ma nessuno ha reagito". Alla fine, a pagare è stato soltanto Gökay.
La scorsa settimana, il 25 aprile, Gökay ha inviato un'email esplosiva ai dipendenti della Fifa, raccontando la sua storia, definendo la sua punizione "ingiusta, illegale e sproporzionata", individuando ciò che percepisce come gli errori della cultura lavorativa e facendo gravi accuse alla dirigenza della Fifa, in particolare a Javier Ceppi e Kimberly Morris, responsabile delle risorse umane. Definendo lo stesso Morris "un burattino di un sistema tossico" e accusandola la FIFA di "tortura psicologica".
La risposta della FIFA, è stata dura e senza ripensamenti: "Il tuo comportamento ha dato motivo di critica in diverse occasioni in passato. In particolare, il comportamento nei confronti del tuo superiore diretto è stato un tema ricorrente... Inoltre, c'è stato un grave incidente alla Coppa del Mondo FIFA alla fine del 2022."
Insomma, una brutta storia che è finita in mano agli avvocati. Per il povero e incauto Gökay una ferita aperta, sulla quale qualcuno continua a spargere del... sale.
(Foto Keystone)