Davide siamo sempre noi!
L’avevo già intuito, e non ci voleva granché in effetti, sabato sera. Il derby
era lì in agguato che ci aspettava. Ci sarebbe voluto un miracolo, o meglio
dire, la nostra sconfitta lunedì, per evitarlo.
Abbiamo vinto bene a Kloten (meglio così, ovviamente), ribadendo il nostro momento
positivo e ci siamo tuffati verso l’incognita più grande, la sfida più attesa.
Quella più affascinante ma che fa anche più paura.
Sì, perché se è vero che l’Ambrì è in un momento di buona forma, è indiscutibile
che Davide siamo noi, e Golia continuano a essere loro. Non facciamo confusione
su questa cosa, per favore!
Qualcuno, sull’onda di questi ultimi risultati, potrebbe anche credere il
contrario, ma se l’esito di questo derby dovesse esserci favorevole (tocchiamo
tutto ciò che c’è da toccare, per carità), allora sì che si potrebbe parlare di
sorpresa. Di grande sorpresa. Al contrario, sarebbe soltanto la (triste)
normalità. O chiamatela logica, come volete voi.
Le statistiche, che sono state snocciolate in questi giorni, fanno venire in
effetti un po’ di mal di stomaco. Contro il Lugano abbiamo sempre perso in un
post-season. Numeri tremendi, difficili da commentare. Che ci riportano indietro
nel tempo.
Al primo ricordo, con il gol del canadese Stockman, che fece esplodere la
Valascia (“che quasi vien giù tutto”), fino al terribile 1999, che preferisco
non ricordare, anche sul piano personale. Perdonatemi se quindi… sorvolo.
E del 2006 cosa vogliamo dire? Pregustavamo la clamorosa impresa, l’avevamo lì
solo da chiudere quella dannata sfida, così come Domenichelli aveva lì solo da
buttar dentro quel maledetto disco. E invece, come Roberto Baggio nel 1994, ha
tirato sopra la traversa.
Tremenda delusione, con finale al caseificio a gustarsi, per modo di dire, una buona
fondue. Rifiutai anche di mangiare su quel piatto bianco e nero che mi portò la
cameriera, forse incosciente di quello che stava facendo.
Il derby, inevitabilmente, ci riporta alla mente questo tipo di sentimenti e,
diciamolo pure, scava nelle nostre delusioni più profonde.
Leggo il loro roster e mi dico che sarà quasi impossibile vincere, poi però cancello
i cattivi pensieri e immagino un sabato sera festante, nella loro pista, una di
quei momenti che sono in grado di cancellare anni difficili.
E allora, con inguaribile ottimismo, vado avanti con la speranza nel cuore.
Il derby c’è e allora… giochiamocelo.
(Foto Keystone/Golay)