Calcio

Degennaro, Pablo e il "suo" Chiasso

Nicola Bignotti, ora all'Yverdon, ci parla della sua nuova avventura in attesa di affrontare il Bellinzona
L.S.
21.04.2023 08:50

  

Affrontare l’Yverdon in questo periodo è come fare un dolce tuffo nel passato, dove riemergono i ricordi di ciò che è stato e che non si può cancellare.
Marco Degennaro, Marco Schällibaum e adesso anche Nicola Bignotti. Uomini di calcio, diversi tra loro, ma tutti affezionati al nostro Ticino e con un pezzo di granata inciso sulla pelle.
L’ultimo ad arrivare nel Canton Vaud è stato Bignotti, che dopo il triste fallimento del Chiasso, si è rituffato in un’altra avventura. E Yverdon non è certo un caso.
“È proprio così, non è un caso. Se sono a Yverdon è grazie a Marco Degennaro, un amico, un maestro e per me uno dei migliori manager svizzeri. Sono arrivato in Svizzera nel 2004 grazie a lui e a lui devo tanto, forse tutto”.
Nuovo club e nuovo ruolo: 
“A Yverdon mi occupo di cercare nuovi partner a 360 gradi, la società è veramente ben organizzata e vuole crescere, la volontà del Presidente e di Marco è quella di consolidarsi e crescere passo dopo passo, senza voli pindarici ma con grande concretezza. Per certi versi la realtà è simile a quella del Chiasso sino a giugno 2022: società organizzata, un gruppo di lavoro giovane ma professionale e molto coeso. Anche se non parlo il francese perfettamente i ragazzi sono magnifici nel farmi sentire uno di loro e nel ripetermi le cose più volte se serve...e a volte ci vuole veramente pazienza”.
A Yverdon ha ritrovato anche l’altro Marco:
“Schallibaum è un allenatore che già conoscevo e che ho ritrovato molto volentieri: preparato, serio, capace e simpatico, cosa che non guasta. Ieri abbiamo pranzato in ufficio e lui è andato a prendere le pizze: questo è l’ambiente di Yverdon... non serve che vi dica tra tutti chi ha mangiato più pizza”!
Intanto stasera arriva il Bellinzona:
“Come tutte le partite di Challenge non è scontata, i granata si salveranno sicuramente e l’anno prossimo vedrete che saranno la sorpresa del campionato, ma a Yverdon c’è la politica del pragmatismo e della concretezza; quindi, si andrà in campo sicuramente per vincere”.
La promozione è lì a portata di mano:
“Sì, è vero, ma non è un obbligo: ovviamente dopo una stagione così e la posizione di classifica, ci si deve provare sino alla fine e la società si farà trovare pronta: vi garantisco Di Pietrantonio, Degennaro e Schallibaum formano un trio "esplosivo"”.
Il Bellinzona invece sta vivendo un periodo difficile:
“Mi spiace che ci sia qualche problema in casa granata: è risaputo che tra me e Pablo c’è stato qualche "scontro", ma lui e la sua famiglia investono soldi e tempo e non è una cosa scontata al giorno d'oggi. Ha fatto degli errori? Può essere, ma la Challenge non è scontata, e comunque ci mette la faccia sempre, e anche questo non è scontato. Ve lo garantisco”.
Il Chiasso è una ferita che non si è ancora completamente rimarginata e la città è ancora nel suo cuore.
“Vivo ancora a Chiasso e ho messo sette anni della mia vita nel Chiasso, c’è ancora dolore per ciò che è successo ma spero, anzi sono sicuro, che il calcio a Chiasso tornerà dove merita”.

(Foto Zocchetti)