DELIRIO PARADISO!

La voglia di festeggiare è tanta, per un club che in 106 anni non ha mai raggiunto simili vette è anche comprensibilissimo. Pian Scairolo si veste a festa e a bordo campo ci sono tifosi e spettatori di tutte le età.
Il Wettswil/Bonstetten non è logicamente d'accordo e adotta un catenaccio da far impallidire la storica linea Maginot. Gli zurighesi non contemplano neanche l'idea della sconfitta, vogliono cogliere almeno quel punto che gli faccia sognare ancora l'approdo alle finali. Ma il Paradiso è più forte anche sul piano onirico e vuole solo i tre punti, che comincia ad inseguire già dopo il fischio d'inizio. La palla pesa, ma i sanniniani non demordono e con una ragnatela di passaggi circondano il fortino tigurino. La manovra biancoverde è avvolgente e là dietro non si fanno sentire le assenze dello squalificato Loiero (8. giallo rimediato a Freienbach) e di un Russo uscito malconcio dalla trasferta svittese e quindi in panchina. Belometti e Mazzoletti non li fanno comunque rimpiangere, anzi. Al 12' Berhane vuole dare la stura ai festeggiamenti, ma il portiere avversario è bravo a deviare sul palo la conclusione della squadra di casa. Alla mezz'ora la pioggia si diverte a punzecchiare il terreno di gioco, ma Giove Pluvio si placa quasi subito e non rovina l'atmosfera. Gli ospiti intanto stanno a guardare l'evolversi del match intabarrati nella loro trincea napoleonica. Se attaccano lo fanno solo con innocui tiri da lontano e spizzate su palle ferme che si rivelano fini a se stesse. Eppoi dalle parti di Mitrovic non si passa anche e soprattutto perché, alla bisogna, anche i centrocampisti Piazza e Bennati ci mettono una gradita pezza in chiusura. A spezzare l'equilibrio è a tempo scaduto Pippo Rossini, con un diagonale teso che attraversa lo specchio di porta e si insacca allegramente per l'1-0.
Il canovaccio non cambia nella ripresa, frazione di gara in cui i biancoverdi cercano il 2-0 anche su palla inattiva e il Wettswil/Bonstetten mette fuori la testa dal guscio assai sporadicamente e mai su azione. Le carte vengono sparigliate solo nel finale: è l'85' quando gli zurighesi colgono il palo su corner. Poi tocca a Piazza e soprattutto Mauro sfiorare il raddoppio. Ma il regista occulto di questa partita ha optato per un thriller, col veleno nella coda. È infatti il 93' quando gli ospiti, che hanno portato in area avversaria anche il portiere, impattano su calcio d'angolo. Ma è il gol incassato più dolce del mondo per Sannino e la sua allegra truppa, che approda in Prima Promotion. Il sogno è realtà!
Proprio a Mister Beppe Sannino, a fine gara, facciamo notare che questi ragazzi sono tutti figli suoi, parafrasando l'opera del drammaturgo americano Arthur Miller. "Sono stati straordinari, in Prima Classic mi hanno fatto sentire ancora un allenatore di Serie A. Oggi eravamo un po' bloccati, ma è una promozione meritatissima. Abbiamo sempre spinto forte, durante tutto l'arco dell'anno. È il mio sesto campionato vinto".
Il direttore sportivo Gianpiero Stagno, storico architetto della cavalcata biancoverde che comincia da lontano, rivolge un pensiero speciale a una persona che gli sta molto a cuore. "Voglio dedicare questa promozione al nostro ex allenatore Andrea Lanza, in quanto abbiamo cominciato insieme questo percorso sei stagioni fa, in Seconda Lega. Per me si tratta di un amico fraterno".
(nella foto di Patrizia Scolozzi la festa del Paradiso)