Era fuorigioco o no?

È il 54.esimo minuto al Wankdorf: dopo un lancio di Anel Husic, l'attaccante dell'YB Silvère Ganvoula supera in velocità il difensore dello Zurigo Mirlind Kryeziu sulla linea di metà campo, e si invola verso la porta di Brecher. Destro in corsa e portiere battuto. È il gol che porta in vantaggio (2 a 1) i campioni svizzeri. Dopo i festeggiamenti, il grande dubbio: il gol è valido? I tifosi si guardano, non capiscono, ma il VAR sta analizzando la scena.
Ci metterà 4 minuti e 2 secondi per convalidare il gol. Un tempo lungo, lunghissimo, per una rete che continua a fare discutere.
Il motivo? La posizione di Ganvoula. Era fuorigioco oppure no? Dalle immagini televisive si vede che il giocatore si trova esattamente sulla linea di centrocampo, che in questo caso farebbe parte della metà campo bernese. E non sarebbe dunque fuorigioco.
Ma siamo sicuri che l'attaccante non sia oltre quella linea?
Il capo arbitro Daniel Wermelinger spiega cos'è successo: "Nel determinare la linea del fuorigioco, questa era proprio sulla linea di metà campo perché l'attaccante si trovava proprio su di essa quando la palla è stata lanciato. La linea del fuorigioco ha dovuto essere ripristinata più volte e questo spiega il periodo relativamente lungo per questo controllo VAR".
Poiché la linea di metà campo fa parte della metà campo dello YB, nella quale un giocatore non può essere in fuorigioco, il gol viene riconosciuto. Tuttavia, solo una delle tre telecamere utilizzate fornisce i dettagli necessari: quella all'altezza dell'area di rigore dello Zurigo. Le immagini televisive invece non forniscono chiarezza. A occhio nudo, si potrebbe concludere che la spalla di Ganvoula si trovava appena dentro la metà campo avversaria quando il pallone è stato passato, e dunque in fuorigioco.
Ma non per il sistema VAR, che ha indicato il giocatore sempre "onside'", dice Wermelinger. "Di conseguenza, il gol è stato confermato correttamente perché le immagini video non potevano dimostrare l'inconfutabile contrario". E la terna arbitrale in campo aveva riconosciuto il gol. Che in questo caso significa: in caso di dubbio, la decisione è a favore dell'attaccante.