"Fuorigioco assurdo, rigore netto e l'Italia stasera... rischia"

La partita che vale un Mondiale, lo hanno già detto e
scritto tutti.
Ma cosa aspettarsi dalla Svizzera questa sera? E l’Italia, ce la farà in
Irlanda?
Lo abbiamo chiesto all’ex rossocrociato Régis Rothebühler, che torna prima sulla
partita di venerdì tra Italia e Svizzera.
“Se analizziamo freddamente la partita, è giusto dire che l’Italia ha fatto
qualcosa in più e che forse avrebbe meritato di vincere. Al di là di questo la
performance della Svizzera è stata di altissimo livello e il fatto di essere qui
a giocarsela all’ultima partita è un grande merito”.
Gli episodi hanno fatto molto discutere. Partiamo dal rigore.
“Giusto fischiarlo. Il fallo è netto, c’è poco da dire. Garcia è un ottimo
giocatore, soprattutto quando la partita gli chiede di spingere, ma
difensivamente ha ancora delle grosse lacune. Giocare nel campionato svizzero,
dove l’YB ha sempre la palla e domina le partite non lo aiuta di certo sotto
questo aspetto. E nemmeno la vicinanza con Schär l’altra sera poteva essere di
grande supporto, visto che anche lui ha carenze in questo senso”.
Peccato per il gol preso su palla ferma. Anche lì si è parlato tanto di
fuorigioco attivo e passivo. Ormai non è più una novità.
“Se si chiede ai giocatori cosa pensano del fuorigioco, tutti dicono che questa
regola è la cosa più assurda del calcio. Il fuorigioco passivo è la rovina di
questo gioco, una regola pensata da chi non ha evidentemente mai giocato a
calcio. Peccato che spesso siano le persone sbagliate a decidere”.
Dunque il gol era da annullare?
“Con questo regolamento ovviamente no, ma è chiaro che è il regolamento che fa
cilecca. I giocatori italiani che si buttano sulla traiettoria del pallone
influenzano per forza l’atteggiamento dei difensori svizzeri, anche se poi non
lo toccano. Poi è chiaro che c’è anche il ritardo di Sommer in uscita, che
rimane troppo vicino alla sua linea di porta e di una parte della squadra, che invece di
seguire l’azione rimane ferma. A questi livelli sono errori che si pagano a
caro prezzo”.
Stasera l’Italia rischia in Irlanda del Nord?
“Secondo me sì e anche loro ne sono coscienti. Ecco perché venerdì nel secondo
tempo hanno fatto di tutto per vincere la partita. Sanno che giocarsela a
Belfast non è scontato: loro sono avversari rognosi e sempre pericolosi sulle
palle ferme. Inoltre l’Italia non è una squadra così esperta come in passato,
nonostante abbia vinto l’Europeo e davanti è un po’ carente in fase di
finalizzazione”.
E la Svizzera invece?
“Sarebbe ideale segnare subito, come capitò nella gara in Bulgaria. Dobbiamo
pensare all’aspetto offensivo senza però dimenticare anche il rigore difensivo.
Se è vero che i bulgari sono un po’ in crisi ultimamente, hanno comunque 2-3
giocatori che offensivamente possono metterci in difficoltà. Noi senza Elvedi,
Akanji e Rodriguez dovremo stare molto attenti”.
E davanti chi giocherà?
“Mi aspetto che Yakin si inventi qualcosa, è uno che ha sempre un piano A e un
piano B. Confermerei Okafor, che ha fatto bene a Roma e assomiglia un po’ a Embolo
e gli metterei di fianco Gavranovic. Dovremo mettere pressione sulla loro difesa
e perciò dovremo osare qualcosa di più del solito”.