Calcio

"Fuorigioco assurdo, rigore netto e l'Italia stasera... rischia"

Parla Régis Rothenbühler, che torna sulla sfida di venerdì e lancia i 90 minuti di questa sera
L.S.
15.11.2021 10:36

La partita che vale un Mondiale, lo hanno già detto e scritto tutti.
Ma cosa aspettarsi dalla Svizzera questa sera? E l’Italia, ce la farà in Irlanda?
Lo abbiamo chiesto all’ex rossocrociato Régis Rothebühler, che torna prima sulla partita di venerdì  tra Italia e Svizzera.
“Se analizziamo freddamente la partita, è giusto dire che l’Italia ha fatto qualcosa in più e che forse avrebbe meritato di vincere. Al di là di questo la performance della Svizzera è stata di altissimo livello e il fatto di essere qui a giocarsela all’ultima partita è un grande merito”.
Gli episodi hanno fatto molto discutere. Partiamo dal rigore.
“Giusto fischiarlo. Il fallo è netto, c’è poco da dire. Garcia è un ottimo giocatore, soprattutto quando la partita gli chiede di spingere, ma difensivamente ha ancora delle grosse lacune. Giocare nel campionato svizzero, dove l’YB ha sempre la palla e domina le partite non lo aiuta di certo sotto questo aspetto. E nemmeno la vicinanza con Schär l’altra sera poteva essere di grande supporto, visto che anche lui ha carenze in questo senso”.
Peccato per il gol preso su palla ferma. Anche lì si è parlato tanto di fuorigioco attivo e passivo. Ormai non è più una novità.
“Se si chiede ai giocatori cosa pensano del fuorigioco, tutti dicono che questa regola è la cosa più assurda del calcio. Il fuorigioco passivo è la rovina di questo gioco, una regola pensata da chi non ha evidentemente mai giocato a calcio. Peccato che spesso siano le persone sbagliate a decidere”.
Dunque il gol era da annullare?
“Con questo regolamento ovviamente no, ma è chiaro che è il regolamento che fa cilecca. I giocatori italiani che si buttano sulla traiettoria del pallone influenzano per forza l’atteggiamento dei difensori svizzeri, anche se poi non lo toccano. Poi è chiaro che c’è anche il ritardo di Sommer in uscita, che rimane troppo vicino alla sua linea di porta e di una parte della squadra, che invece di seguire l’azione rimane ferma. A questi livelli sono errori che si pagano a caro prezzo”.
Stasera l’Italia rischia in Irlanda del Nord?
“Secondo me sì e anche loro ne sono coscienti. Ecco perché venerdì nel secondo tempo hanno fatto di tutto per vincere la partita. Sanno che giocarsela a Belfast non è scontato: loro sono avversari rognosi e sempre pericolosi sulle palle ferme. Inoltre l’Italia non è una squadra così esperta come in passato, nonostante abbia vinto l’Europeo e davanti è un po’ carente in fase di finalizzazione”.
E la Svizzera invece?
“Sarebbe ideale segnare subito, come capitò nella gara in Bulgaria. Dobbiamo pensare all’aspetto offensivo senza però dimenticare anche il rigore difensivo. Se è vero che i bulgari sono un po’ in crisi ultimamente, hanno comunque 2-3 giocatori che offensivamente possono metterci in difficoltà. Noi senza Elvedi, Akanji e Rodriguez dovremo stare molto attenti”.
E davanti chi giocherà?
“Mi aspetto che Yakin si inventi qualcosa, è uno che ha sempre un piano A e un piano B. Confermerei Okafor, che ha fatto bene a Roma e assomiglia un po’ a Embolo e gli metterei di fianco Gavranovic. Dovremo mettere pressione sulla loro difesa e perciò dovremo osare qualcosa di più del solito”.