Offside

I cross dalla... cintola in giù

Matteo Tosetti lascia il calcio professionistico: ricordi di un ragazzo che ha lasciato il segno
L.S.
21.08.2024 10:20

“Siamo giunti così al capolinea di un bellissimo viaggio”. Inizia così il suo post su facebook Matteo Tosetti, che a 32 anni lascia il calcio professionistico. Finita l’avventura con il Bellinzona, sempre sulle montagne russe nel rapporto con Pablo Bentancur, giocherà con il FC Locarno in Seconda Interregionale. “È la chiusura di un cerchio”, scrive con una punta di orgoglio forse frammista a un po’ di malinconia. Sì, Matteo torna doveva aveva mosso i primi passi da bambino, in quel club che l’aveva lanciato verso una carriera decisamente importante.
Decise di lasciare subito il Ticino dopo aver vinto il Mondiale con la nazionale Under 17 in Nigeria. Lo Young Boys lo voleva, difficile rifiutare. Aveva tanti sogni in testa, com’era giusto che fosse. Alcuni di quelli li ha trasformati in realtà.
Ragazzo dotato di grande tecnica, maestro dei cross, spesso pennellati, come in due stagioni a Thun, dove con 12 assist fu considerato uno dei giocatori più decisivi dell’intera Super League.
Ha vissuto anche momenti difficili, a parte il mancato rinnovo delle scorse settimane con il Bellinzona, fu messo in un angolo (parole sue) a Sion. Indimenticabile la dichiarazione di Renzetti, che dopo una partita a Zurigo disse che Tosetti “è più forte dalla cintola in giù”.
Una frase che fece molto male al giocatore, che di lì a poco lasciò Lugano.
In un ambiente sereno come Thun, giocò quattro grandi stagioni, sino alla chiamata del Sion e poi il passaggio in granata.
Ha sempre detto ciò che pensava, a volte con tempistiche e modi che potevano sorprendere.
Sì, perché dietro quell’atteggiamento educato, quasi timido, si nascondevano le doti di un combattente, di uno che non si lasciava scivolare le cose addosso. Croce e delizia di un carattere che gli ha comunque consentito di fare una carriera di cui ne andrà sicuramente fiero.
Ora il Locarno e “una nuova vita”, come dice lui. Che vorrà pennellare come quei cross che i suoi attaccanti amavano così tanto.

(Nella foto Keystone, Matteo Tosetti, con il numero 16, in una partita con la nazionale svizzera Under 17)