I tre punti, il ritorno di Maric e poco altro

Serviva vincere e si è vinto. In fondo, si potrebbe anche finire qui.
Si, perché Lugano-Servette è stata davvero una partita bruttina.
I bianconeri hanno iniziato male. Molto male. Tanti palloni persi e il gioco
lasciato in mano ai ginevrini. Questa volta, grazie anche alla presenza di Maric
in difesa, il Lugano ha retto.
Poi dopo 20 minuti, Croci-Torti ha cambiato: difesa a quattro e maggior
copertura degli spazi.
Da quel punto il Servette, che sembrava avere in mano la partita, è stato reso
innocuo.
La svolta prima della pausa, con un inutile fallo del portiere Frick su Celar, in
una delle rare apparizioni bianconeri in area di rigore.
Tira Celar e fa gol. Non è tirato benissimo, ma fortunatamente è forte. Frick lo
tocca ma il pallone finisce dentro.
Nella ripresa il Lugano può giocare il suo calcio: attesa e ripartenza. Ma
anche qui, nonostante i tanti spazi, i bianconeri fanno una fatica bestiale a
crearsi occasioni.
Dopo l’inevitabile girandola di cambi, la partita si chiude nel finale. Al 90’
il palo interno di Cespedes di testa su corner, che salva Saipi battuto.
Due minuti dopo, Haile-Selassie mette Aliseda davanti a Frick: l’argentino, che
fino a quel momento aveva sbagliato tutto, stavolta non fallisce e segna il suo
primo gol europeo.
Il Lugano torna alla vittoria e la speranza è che questo successo possa
rilassare un po’ una squadra che è apparsa ancora in difficoltà.
Giovedì contro il Grasshoppers bisognerà cercare di fare un altro piccolo passo
avanti.
(Foto Putzu)