Il bello e il brutto della Coppa

Con il Lugano che ha travolto il coriaceo Brühl (7-1), il Bellinzona che, seppure in superiorità numerica ha sudato le proverbiali sette camicie per venire a capo del Kriens (2-1), e il Paradiso che ci ha messo 87 minuti per segnare un gol allo Schattdorf di Seconda Lega regionale (1-0), si è guadagnato i sedicesimi anche il Gambarogno-Contone, uscito vincitore dall’Espenmoos contro il Dardania (2-1) al termine di una partita dal finale rocambolesco. “È proprio andata così – commenta Tazio Peschera – abbiamo sempre avuto noi il comando delle operazioni (0-2, Guidotti e Muadianvita dopo 25’), ma la partita è cambiata completamente negli ultimi cinque minuti. Loro hanno fortuitamente dimezzato lo scarto (1-2 di Egger all’88’) mentre noi abbiamo mancato il 3-1 (rigore sbagliato da Monighetti). Nell’azione successiva l’arbitro ha fischiato un altro calcio di rigore, questa volta in favore dei sangallesi: Prati lo ha parato!”. Emozioni incredibili, alla fine l’hanno spuntata, meritatamente, i suoi undici: “Il bello della coppa è anche questo. La partita sembrava ormai chiusa, loro non avevano praticamente mai concluso in porta mentre noi abbiamo avuto due o tre situazioni per andare sul 3 a 0. È bastato un episodio per farci tenere con il fiato sospeso: sul loro gol la palla ha avuto una traiettoria strana, si è ‘impennata’ all’ incrocio dei pali ed è finita dentro. Subito dopo ci siamo procurati un rigore (neutralizzato dal portiere locale, ndr) e sulla successiva ripartenza, eravamo al novantacinquesimo minuto, l’arbitro ne concede uno, peraltro molto dubbio, ai padroni di casa. Pazzesco!”. In definitiva è andata bene, nei sedicesimi il Gambarogno-Contone se la vedrà, al Centro sportivo di Magadino, con i granata. Peschera, lo avevamo precisato, avrebbe voluto incontrare il Lugano (sull’esempio di Caggiano che dovrà ‘accontentarsi’ del San Gallo…). Il mister fa, per così dire, buon viso a cattivo sorteggio: “Avevano l’ambizione di ospitare una squadra di Super League, però abbiamo ‘pescato’ un derby, siamo contenti. La società ci tiene, nelle nostre fila abbiamo tanti ex ACB. I ragazzi ci hanno giocato diversi anni nel Bellinzona, anche loro sono felici. Ci giocheremo al meglio le nostre ‘chance’…”. C’è un precedente, sempre di coppa: “Esatto, avevamo disputato il primo turno già quando ero io allenatore del Gambarogno. Nel 2019/20 sulla panchina del Bellinzona c’era Maurizio Jacobacci (ai tempi in cui la squadra era ancora ‘ticinese’, ndr). ‘Jaco’ (destinato a passare di lì a poco al Lugano) era alla sua prima partita con i granata: perdemmo 5 a 0”. Il Bellinzona è reduce dalla sofferta vittoria sul campo del Kriens. Neppure in superiorità numerica la squadra di Benavente è riuscita a fare valere la differenza di categoria. In undici contro dieci si è limitata ad amministrare l’esiguo vantaggio maturato nel primo tempo con reti di Chacon e L’Ghoul (il raddoppio su calcio di rigore). Il gioco (la stagione è partita un mese fa) è ancora da affinare, dalla squadra scesa in campo al Kleinfeld era lecito attendersi qualcosa di più. Per mettere alle corde lo Sciaffusa, secondo in classifica con 7 punti ottenuti nelle ultime tre gare (il Bellinzona ne ha fatti suoi solamente 2), sabato bisognerà spingere al massimo. Tornando alla gara di coppa abbiamo sentito il tecnico dei lucernesi, evidentemente rammaricato per non essere riuscito a cambiare il risultato a causa dell’espulsione (per doppia ammonizione) di un suo giocatore.
Così Gianluca Frontino:
“Sono molto dispiaciuto in quanto potevamo effettivamente fare risultato. Il calcio di rigore (tramutato da Nassim L’Ghoul poco prima di andare in pausa, ndr) è stato determinante. E il primo gol (34’, Chacon) glielo abbiamo praticamente regalato, su errore nostro. Nel primo tempo Sliskovic (autore dell’1-2 al 66’ quando il Kriens era in 10) ha avuto una ghiotta opportunità per portarci in vantaggio. Anche dopo la pausa siamo stati molto bene in partita: Ris da due metri ha spedito il pallone sopra la traversa…”.
Una partita messasi purtroppo male:
“Se non fai questi gol diventa tutto difficile, è stata anche l’espulsione di Ukmata (59’) a penalizzarci. Abbiamo provato ad aggredire, anche con lanci lunghi ma alla fine ci è venuta a mancare un po’ la forza. Nel complesso abbiamo disputato una discreta partita, ma potevamo fare di più. Devo comunque riconoscere che nel Bellinzona c’è tanta qualità: Chacon e L’Ghoul sono giocatori in grado di fare la differenza. Inoltre, in Challenge League il ritmo è molto più alto, noi abbiamo risentito la fatica anche perché eravamo ridotti in dieci. In ogni caso anche nel secondo tempo abbiamo continuato a fare gioco, non mi ricordo di una sola parata del nostro portiere. Loro hanno badato diligentemente a portare a casa la vittoria”.
Abbiamo parlato con Frontino perché è importante sentire la ‘voce’ dell’allenatore (meglio ancora dei rispettivi allenatori). Lo staff spagnolo, già lo abbiamo fatto notare più di una volta, apparentemente se ne fa un ‘baffo’ dei giornalisti che seguono le partite al Comunale. Benavente e Rosas sono ormai qui da un anno e mezzo e ancora non si degnano di presentarsi al novantesimo. Un atteggiamento tanto irriguardoso nei riguardi dei media non ce lo ricordiamo. Per il semplice fatto che non si è mai verificato.
(Tazio Peschera nella foto Putzu)