Calcio

Il centravanti è stato deriso sul social

Non c'è solo il campo o lo spogliatoio
Aristide Lorenzi
27.09.2023 07:19

Si sta parlando di uno dei centravanti più forti al mondo: giovane e costoso. La forza del giocatore è indubitabile e nel suo ruolo i talenti latitano. Nella scorsa stagione si è imposto definitivamente. Ma nel calcio esiste solo il presente, si insegue l'attimo. E la società dello spettacolo è diventata quella dell'immagine. La vicenda Osimhen si situa nel genere del surrealismo. Il nigeriano ha trascinato il Napoli a vincere uno scudetto storico. Il suo valore va oltre i 100 milioni di euro. Il suo contratto è in scadenza: o firma il rinnovo o va ceduto. Ma a Napoli tutto sta precipitando. Via Spalletti e il delicato giocattolo si è rotto. Il fatto: a Bologna, sul finire della partita, c'è un rigore per gli azzurri, Osimhen va sul dischetto, ma il tiro finisce fuori dallo specchio della porta, un errore tra il sesquipedale e il marchiano. Il calciatore è stato poi sostituito e si sono susseguite una serie di polemiche con il suo allenatore, di quello che è accaduto nello spogliatoio, trapelano spifferi e illazioni. È l'estensione del dominio della norma: la storia del calcio è piena di storie di tale tenore. Ma i tempi sono scanditi dai “social”. La realtà virtuale consente di esprimersi senza la necessità di considerare ciò che gli altri pensano: il trionfo dell'autoreferenzialità, la persona si ritira nel suo mondo. Si calca un palcoscenico planetario dove i filtri non esistono. Le immagini e i pensieri sono ripetitivi, diventano una sorta di rito, non ci sono variazioni, c'è solo uno scopo: essere guardati. Si scrive solo quello che serve: commenti; giudizi ora formali, ora sostanziali; suggerimenti; riferimenti. Nessun racconto, nessuna narrazione. Si evidenzia, si rilancia, si danno spunti, l'approfondimento è altrove. Esiste un social chiamato “TikTok”, il suo principio ordinatore è la risata crassa. Il profilo del Napoli ha pubblicato un video che prendeva in giro l'attaccante dopo l'errore commesso a Bologna. L'agente ha reagito duramente: intende intraprendere azioni legali. Osimhen ha risposto su “Instagram”, un altro santuario della modernità, via tutti i riferimenti alla sua squadra. Il resto seguirà.