Calcio

Il Lugano II vola verso la salvezza

Andrea Maccoppi è il leader di una squadra che ha ottenuto 13 punti in cinque partite
Enrico Lafranchi
09.05.2024 06:57

Il Lugano di Moresi e Rota ha il vento in poppa. I giovani bianconeri hanno conquistato nelle ultime 5 gare 13 punti, frutto di quattro vittorie e un pareggio. Segnando 13 reti e subendone 3.

La squadra è reduce dalla vittoria ottenuta nella ‘ville de l’avenir’ (la Bienna degli anni Sessanta…) contro un Biel/Bienne/Bienna che in classifica aveva scalato un sacco di posizioni. Tre reti firmate da un solo giocatore nella prima frazione. Parliamo di Rilind Nivokazi, uomo-gol implacabile che ha saputo creare scompiglio nella difesa dei ‘seeländer’ andando a segno al 14’, 35’ e 43’.

Il discorso salvezza (che a un certo momento era diventato molto critico) passerà dalle ultime tre gare che restano da giocare. L’obiettivo non è ancora stato ‘centrato’, però gli attuali 37 punti non devono fare temere il peggio visto che alle spalle ci sono Bulle (35), Basilea U21 (34) e San Gallo U21 (33). Anche perché l’ultimo posto al Servette, 23 punti, non glielo leva più nessuno. I ragazzi hanno sì avuto qualche disagio, non gli sono mancate le battute a vuoto, ma adesso che hanno trovato i giusti equilibri marciano speditamente. Davanti ci sono Lucerna II con 38 punti e Breitenrain con 39. C’è dunque la possibilità di guadagnare ancora un paio di posizioni rispetto al quattordicesimo rango occupato. Comunque sia, si tratta di una rimonta eccezionale! Ne parliamo con Andrea Maccoppi, calciatore molto amato e rispettato ovunque.

Partiamo dalla ‘impresa’ compiuta alla Tissot Arena:
“Diciamo che nessuno si aspettava di andare a vincere a Bienne. Da fine marzo possiamo dire che siamo al massimo della forma. Speriamo di chiudere questo capitolo (salvezza, ndr) nelle prossime tre partite. Siamo motivatissimi”.

Un bel filotto di vittorie:
“Tre di fila (segnando 8 gol e subendone solo 1) contro Brühl, Kriens e i seelandesi. L’ultima partita che abbiamo perso è stata contro l’Etoile Carouge (alla capolista il Lugano aveva già dovuto arrendersi all’andata, ndr).

A che cosa è dovuta questa ‘impennata’?
“Come si dice in gergo abbiamo tirato fuori gli ‘attributi’. In un momento di difficoltà la squadra è riuscita ad affondare i propri colpi. È innegabile che i tre nuovi ragazzi che sono arrivati, Zimmermann, Weber, Ryter, ci hanno aiutato tanto”.

Veniamo ad Andrea... Sei la ‘colonna’ di questa Under:
“Da 7-8 partite gioco da centrale. Si erano verificati diversi infortuni e Moresi e Rota mi hanno proposto di ricoprire questo ruolo. Mi sono messo a disposizione benché fosse per me una ‘posizione’ inusuale. Devo dire che le cose stanno andando più che bene…”.

Eh sì, sei diventato difensore centrale!
“A dire il vero avevo fatto degli ‘spezzoni’ quando giocavo da rossoblù e granata. Mi ricordo di un Chiasso-Losanna e di un Servette-Lucerna”.

Da ‘neofita’, o quasi, che importanza dai a questo ruolo?
“Il mister e lo staff si aspettano da me, da giocatore più esperto, la capacità di riuscire a guidare i miei compagni di squadra più giovani. Lo interpreto con le mie caratteristiche, cerco di farlo nel migliore dei modi. Più passano le partite, più mi ci trovo bene”.

La salvezza ce l’avete ormai in mano…
“No no, mancano tre partite, non siamo assolutamente salvi pur avendo 4 punti in più del San Gallo. La testa deve rimanere attaccata al campo, sabato giochiamo con il Basilea, peccato che sono squalificato. È uno scontro diretto (i rossoblù sono terz’ultimi a meno 3, ndr), andremo poi a Breitenrain (+ 2) e per finire affronteremo al Maglio la Under 21 del Lucerna”.

Andrea, ti togli ancora delle gran belle soddisfazioni, con la Under stai offrendo un’altra prova di grande professionalità. Sei amato e rispettato, hai compiuto 37 anni, devo per forza (…) farti questa domanda: ti vedremo in campo anche la prossima stagione?
“Mi piacerebbe risponderti (di sì, pensiamo – ndr) ma è una domanda che devi fare a Roman Hangarter e Carlos Da Silva. Giustamente sono loro che decidono… (Andrea probabilmente abbozza un sorriso, gli parliamo al telefono, ndr). Mi sento di dire che sto bene, dobbiamo prima di tutto portare in porto questo campionato con la salvezza. La definirei ‘storica’ come fu la promozione dell’anno scorso”. 

Se a Lugano è un fiorire di vittorie, in quel di Paradiso Caggiano e Sannino sono testimoni, e probabilmente anche complici, di una squadra che sta palesando dei limiti congeniti derivanti dalla latitanza, nelle ultime uscite, di un attacco degno di questo nome.

Due misere reti in sei partite, compresa quella vittoriosa con il Lucerna II (1-0), gara che porta la data del 6 aprile. Uno stiracchiato pareggio (Young Boys, 0-0) in cinque partite all’insegna di una sconfitta dietro l’altra (di cui tre fra le mura amiche).

Che cosa sta succedendo al Pian Scairolo? Contro il Kriens (1-2) nei minuti di recupero l’arbitro ha estratto ben 6 cartellini, compresi due ‘rossi’ (uno anche alla panchina).