Il Paradiso ha già un piede e mezzo in Prima Promotion?

Alexander Gerndt era arrivato
a Lugano dallo Young Boys. I bernesi stanno attualmente strapazzando il
campionato: 16 punti sulla seconda classificata, il Servette. Sono tanti. Quella
giallonera è una squadra ammazza campionato.
È un po’ peccato, vero Ludo? “Peccato
non direi, lo Young Boys è una realtà consolidata del calcio svizzero. C’è
troppa differenza di organizzazione e professionalità rispetto alle altre. E
naturalmente anche di budget!”.
Restiamo un attimo in Super League: quattro
squadre sono racchiuse nello spazio di 2 punti. Il Lugano? “Sta disputando un
bel campionato. È una realtà nuova, ci vuole tempo e pazienza”. Le altre? “Il
Basilea va avanti tra alti e bassi (i rossoblù sono in netta ripresa da cinque
giornate, l’impresa in Conference League contro lo Slovan Bratislava è notevole),
il San Gallo non demorde, il Lucerna ha avuto una bella ripresa (la seconda
squadra è leader in Promotion League, ndr). Sono tutte lì, chi sta facendo dei
‘miracoli’ è il Servette, del Sion meglio non parlarne”.
Lasciata la città del
Ceresio Gerndt si è riavvicinato alla Capitale federale trattenendosi per un
po’ a Thun. Sarebbe stato bello rivederlo subito in Ticino, magari là dove si
poteva alleggerire qualche ingaggio e ufficializzare un acquisto importante (e
di richiamo per la platea). La sua forza dirompente secondo noi avrebbe fatto
comodo a una squadra di ChL con aspirazioni.
Qualcuno ha per fortuna capito che Alexander bramava dalla voglia di togliersi ancora qualche soddisfazione extra. A Lugano non è rientrato dalla porta grande (una conseguenza ‘naturale’), le sue giocate fanno però “éclat” in Prima Lega: la Under 21, reduce da due sconfitte di fila, ha steso il Kosova con tre suoi ‘sigilli’. Un risultato eccellente non solo per la squadra ma anche per il giocatore che si è ripresentato in campo con rinnovata freschezza e immutate doti di “cecchino” (era già andato a segno contro il Linth 04: tre partite, 4 reti! - ndr).
Ludo che effetto ti fa vedere
Alexander nella tua U21?
“Che siamo diventati ancora
più giovani! Alexander è sempre quel giocatore che abbiamo conosciuto: astuto e
potente, quanto a tecnica poi… Abbiamo trovato il finalizzatore di cui avevamo un
tremendo bisogno”.
Caggiano se lo è lasciato
sfuggire di mano…
“Beh, se è per quello anche
il Bellinzona a Natale gli avrebbe messo il tappeto rosso!”
Insomma, Lugano è sempre
Lugano!
"Eh sì, la scelta di Gerndt è chiara: vuole
continuare sulla strada del professionismo. Con tutto rispetto per il Paradiso
che si allena alla sera e non dispone neppure di strutture adeguate. Gernd è
anche inserito in un discorso di futuro allenatore dei giovani. Sta allenando
anche gli attaccanti”.
Paradiso che è in cima
alla classifica:
“Vincerà di sicuro il
campionato! Mi dispiace molto per le difficoltà che sta incontrando la società (per
la tribuna che è ancora di là da venire, ndr). Conosco Caggiano, è un
presidente ‘vaccinato’ a questi ‘garbugli’. Risolverà il problema. Ne sono
sicuro”.
Come spieghi il vostro
avvio negativo in questo inizio di ritorno?
“Negativo solo per i
risultati (1-2 in casa dall’Höngg, 2-1 in trasferta a Linth), infatti le
partite le abbiamo ‘stradominate’ tutte e due. Con il Kosova è invece andato
tutto secondo i piani, abbiamo offerto una gran bella prestazione”.
Si dice sempre che dopo la
pausa invernale inizia un nuovo campionato: è davvero così?
“Sicuramente è qualcosa di
diverso, cambiano le dinamiche: ci sono squadre che giocano in maniera più
sporca, più aggressiva (in particolare quelle impegolate nella lotta per
sfuggire alla retrocessione, ndr), altre che si sono notevolmente rinforzate.
Vedi il Paradiso che ha ingaggiato 4 giocatori del Chiasso, da noi è arrivato
solo Alex che è comunque un rinforzo. Abbiamo però perso Batbout che ha dovuto
essere operato al ginocchio. Di fatto abbiamo sì guadagnato in esperienza ma in
pratica abbiamo pur sempre perso un attaccante (il tunisino ha sul suo conto
tre gol, ndr)”.
Il campionato è ancora
aperto a ogni soluzione?
“Ne sono convinto. A
differenza dell’anno scorso non vedo squadre-materasso, ne eravamo una noi
(ride, ndr). Anche quelle che stanno dietro hanno giocatori di un certo livello
e di esperienza che riescono a portare le partite dalla loro parte mettendola spesso
sulla ‘bagarre’. Non ci sono assolutamente avversari facili”.
Il Paradiso è da
considerare il più temibile?
“Sono nettamente i più forti,
non hanno rivali. Il Paradiso è almeno una categoria sopra tutti, se non due. Tiene
in panchina giocatori che hanno fatto la Challenge League. E non è tutto. Al suo
timone, non dimentichiamolo, c’è un ex allenatore della serie A (Giuseppe
Sannino, un grande, ndr)”.
La prima viene promossa
direttamente: nel ruolo di duellanti vedremo solo le due ticinesi, pardon
luganesi?
“Noi ci proviamo, non sarebbe
da “veri” sportivi non farlo! Lotteremo sino alla fine senza mollare un attimo.
I conti li dovremo comunque fare anche con il Wettswil-Bonstetten (a parità di
punti, ndr) e il Tuggen (a meno 1). I posti disponibili sono due (promozione
diretta, rispettivamente finali, ndr), sarà un arrivo al foto-finish…”.
Nessuna pressione?
“Il carattere della società è
logicamente di essere ambiziosi. Lo siamo anche noi, la pressione è un’altra
cosa. Nessuno ci ha detto di vincere il campionato, il messaggio è “proviamo a
vincerlo” visto che siamo stati così bravi all’andata. Siamo in perfetta calma
olimpica… Scherzo, è una mia battuta!”.
Con Rota come va?
“Dario è un’istituzione, uno
spettacolo. Non è il mio braccio destro, è la mia metà! Averne come lui di
assistenti. Non penso che in Super League ci sia un vice tanto bravo. A parte
Cao Ortelli… (si ride di nuovo)”.
In chiusura una domanda… fatale
visto che la rivolgo a un ex: che ne pensi di questo Bellinzona?
“Sono molto dispiaciuto, da
fuori è difficile capire che cosa succede dentro. È chiaro che ci possa stare un
pochino di apprensione. Spero possano ricompattarsi al più presto per
raggiungere una salvezza più tranquilla. Magari aiutati da un pizzico di
fortuna… Mi auguro che domenica possa esserci la svolta che tutti si attendono:
se riescono a mettere 10 punti di vantaggio sullo Xamax eviteranno di stare con
l’acqua alla gola sino all’ultimo”.
Parliamo di una squadra
che era intenzionata a salire i Super League…
“Il fatto di essere ambiziosi
è molto positivo, dimostra che alla testa della società c’è una persona di
grande spirito che non si accontenta mai e che ha un “chiodo” fisso: riportare
il Bellinzona in Super League. Premetto che non conosco la proprietà, sono
fuori dall’ambiente. Sono soltanto rimasto un tifoso dei granata…”.
Il tuo ricordo più bello di
giocatore?
“L’anno della promozione
ottenuta con Vladimir Petkovic a San Gallo e la finale di coppa, in maglia rosa
col Basilea, che è sempre un traguardo importante. Forse l’anno più bello degli
ultimi venti, è stato qualcosa di fantastico”.
Per la ventesima giornata di campionato i ragazzi di Moresi e Rota hanno in programma la trasferta ad Eschen/Mauren (la squadra del Liechtenstein è la “cenerentola” del Gruppo 3). Il Paradiso di Beppe Sannino sarà pure in trasferta, nella città della Limmat contro la Under 21 del Grasshopper. Il Taverne di Damiano Meroni gioca invece in casa contro il Freienbach.
“