Il ringhio generoso di Gattuso

Gennaro Gattuso allena in Croazia. Siede sulla panchina dell'Hajduk Spalato. La stagione non era cominciata nel migliore dei modi, ad agosto, in uno stadio gremito, era arrivata l'eliminazione nella Conference League contro una modesta squadra slovacca. Aveva subito una sorta di contestazione, ma il calabrese è un tignoso, è uno che resiste, non demorde, e si batte fino allo spasimo. E la rivincita è arrivata. La sua formazione (in coabitazione) è prima in classifica, dopo aver battuto, in trasferta per 1 a 0, i rivali storici della Dinamo Zagabria. La vittoria lo ha reso oltremodo magnanimo. Ha aperto il suo portafoglio e ha comprato per tutta la rosa, per tutti i suoi collaboratori un iphone 16, ha speso oltre 40mila euro. Si è così espresso: “Amo questo lavoro e questi giocatori mi rendono felice, ecco perché ho speso questi soldi in cellulari. Non sono qui per soldi, ho guadagnato abbastanza nella mia carriera da giocatore”. Quando si dice la schiettezza. Ma i rapporti con il Presidente sono molto tesi: “La verità è che non ci parliamo da un mese. Mi avevano promesso alcune cose, ma non sono state mantenute”. Aggiunge: “Ho dovuto scegliere tra lottare o arrendermi. Per ora preferisco combattere”. Non intende lasciare, almeno per il momento, non vuole scendere dalla barca. I contrasti con la proprietà sono evidenti, ma lui promette: “I giocatori mi hanno dato la mano e il cuore, non voglio deluderli. Non me ne andrò. Se lo facessi, mentre loro lavorano e si allenano così, mi sentirei un pezzo di m...” e conclude: “andrei a Marbella a portare a spasso i cani”. Avanti tutta, a testa alta e mettendoci sempre la faccia.

(Foto Keystone)