Joselu, Neuer, Tuchel e i "guardalinee"

Il Real l’ha fatto ancora. Due reti nei minuti finali per ribaltare la
partita e andare in finale. Doppietta di Joselu, eroe per una serata e gli
spagnoli ancora una volta tirano fuori il classico coniglio dal cilindro.
E a questo punto sono i grandi favoriti per la finale di Wembley contro il
Borussia Dortmund.
Ancelotti, ancora una volta, con i suoi cambi (Joselu e Brahim), cambia l’inerzia
della partita. Come dice qualcuno, è davvero l’allenatore migliore al mondo?
Parrebbe di sì.
E Tuchel? Il tecnico del Bayern Monaco, che dovrebbe lasciare il club a fine
stagione, a cinque minuti dalla fine decide di togliere dal campo Kane. La sua
squadra stava vincendo grazie al gran gol di Davies e alla fine ha perso. Una
mossa sbagliata? Difficile dirlo, anche perché la papera di Neuer ha fatto
sicuramente la differenza, ma con quel cambio Tuchel è andato a toccare l’inerzia
di una partita che era a suo favore.
Già, Neuer. Fino al gol del pareggio, fino al tiro di Vinicius che sembrava
innocuo, era stato uno dei protagonisti. Poi l’errore che non ti aspetti, il
pallone che gli scappa dalle mani, dopo che lo stesso portiere aveva sbagliato
il rilancio con le mani.
Il Bayern incassa il colpo a livello psicologico e il Real si scatena,
trascinato da un Bernabeu in fiamme. Ancora Joselu infila un assist di Rüdiger,
dopo che il guardalinee (ora si chiama assistente) alza la bandierina in
maniera a dir poco avventata. Il VAR ribadisce la topica.
Il suo collega assistente ne combina un’altra a fine partita: alza la
bandierina (di solito non la alzano mai, nemmeno quando il giocatore è oltre la
linea difensiva di un paio di metri…) e stronca un’azione del Bayern che
finisce in gol. Sarebbe stato, forse, il gol del pareggio.
La panchina dei bavaresi insorge ma ormai è troppo tardi.
Un’autentica beffa in una serata che i tedeschi non dimenticheranno tanto
facilmente.
E intanto il Real si sente vicino alla sua quindicesima Champions League.
(Foto Keystone)