Calcio

La casta dei procuratori

Una figura sempre più potente ma la FIFA vuole chiarezza
Angelo Lungo
24.11.2021 10:57

Uno spettro aleggia sul calcio: il “procuratore”. Un tempo i club affidavano il mercato ai direttori sportivi. Quest'ultimi allestivano una rete di osservatori, visionavano i calciatori e poi conducevano le trattative durante la campagna acquisti. Poi tutto è cambiato. I giocatori hanno cominciato a farsi assistere. Niente è stato più come prima. Uno studio della FIFA riporta che nel corso del 2019 su 7 miliardi spesi per il mercato, 700 milioni sono andati in provvigioni. Il report specifica che dal 2011 al 2020 l'Italia ha corrisposto ai mediatori 673 milioni di euro, mentre la Spagna 264 milioniGianni Infantino non ha dubbi e ha dichiarato: “Dovremmo rendere le regole un po' più trasparenti di quelli attuali”. Ha, inoltre, aggiunto: “La chiarezza dovrà caratterizzare questi pagamenti, ogni volta che la Guardia di Finanza guarda ad alcune attività di trasferimento, trova qualcosa”. Carlo Ancelotti nel 2016 fu chiaro: “I procuratori sono troppo influenti. Molti club si sono consegnati nelle loro mani”. Un sostegno è arrivato dalla Commissione per la Cultura del parlamento europeo che ha parlato: “della necessità di regolamentare l'attività degli agenti, introducendo la licenza necessaria per esercitare la professione e un massimale per le loro commissioni”. Il vero obiettivo è limitare il loro raggio d'azione, in molte operazioni possono arrivare a rappresentare l'assistito e le società che sono da mettere l'accordo per il trasferimento. Di fatto fanno il mercato: lo controllano. Percepiscono introiti su tutto con percentuali esorbitanti, bonus alla firma, future rivendite. Hanno tutto l'interesse a spostare i calciatori da un club all'altro. I presidenti chiamano direttamente loro quando vogliono un giocatore, o loro stessi propongono i loro rappresentati. Da anni è in atto il “parametro zero”, se le società non prolungano continuamente un contratto, arriva la scadenza: un affare assai lucroso per i calciatori e naturalmente per i procuratori. Scadenza che nella scorsa estate ha riguardato Messi e Donnarumma, nella prossima ci saranno MbappéPogbaDybalaKessieInsigne e Brozovic.

Le bandiere di una volta non sventolano più.