La gente vuole la Coppa, il Lugano pareggia in campionato

Non era facile oggi, lo si sapeva. Non tanto per la caratura
dell’avversario, che comunque aveva più necessità di punti del Lugano (chi
crede ancora al terzo posto alzi la mano), ma per il clima che si respirava
attorno a Cornaredo.
In mattinato lo stadio era stato preso d’assalto: cinquemila biglietti venduti
in poche ore, la febbre della Coppa è altissima. Lo si sapeva.
Qualche ora più tardi si giocava in campionato davanti a soli 2500 presenti, contando
i tifosi del Grasshoppers. Una tristezza, ma non una novità. La storia ci
insegna che a Lugano succede spesso.
I bianconeri, reduci da tre sconfitte consecutive in campionato, hanno giocato
un primo tempo sottotono. In linea con le ultime prestazioni, anche se stavolta
sono riusciti ad andare in pausa senza essere sotto nel punteggio.
Se a tutto ciò ci aggiungiamo l’infortunio di Maric, uscito alla mezz’ora, ecco
che il quadro è presto delineato. Si temeva ancora una volta il peggio, che la
squadra crollasse come nelle ultime partite.
Il gol di Bonatini, viziato da un intervento goffo di Hajrizi, ne sembrava l’inevitabile
corollario.
E invece no. Croci-Torti ha riordinato le idee, è passato a una difesa a
quattro, inserendo Bottani e Aliseda, oltre ad Amoura. E il Lugano è cambiato.
Migliorato è dir poco.
Ha preso in mano la partita, ha colpito un palo con l’algerino, ha sfiorato il
gol con l’argentino, prima di pareggiare con il capitano. Bellissima l’azione di
Lovric e Ziegler e l’assist del Pibe di casa.
Il Lugano a questo punto poteva vincere ma non si sa come, Ziegler da due
passi, non è riuscito a fare gol dopo una bella spizzata di testa di Daprelà su
corner.
E la beffa era dietro l’angolo: errore in uscita di Saipi, non impeccabile
nemmeno sul gol di Bonatini, e Daprelà costretto a salvare di testa sulla
linea. Ci mancava solo questa!
Finisce 1-1 e in fondo va bene così. Ma sarebbe forse dovuta finire 2-2, se la
signora Staubli, i suoi assistenti e il VAR, avessero deciso altrimenti.
Il gol annullato a Momoh nel primo tempo per fallo su Ziegler sembrava regolare
(la spinta sul numero tre bianconero
appare davvero lieve), così come la rete di Celar, partito apparentemente in
buona posizione e bloccato invece per fuorigioco.
Sabato prossimo, sempre alle 18, a Cornaredo arriva lo Young Boys, in quella che
potrebbe teoricamente essere una sfida valida per il terzo posto. Ma si sa…
Martedì poi la squadra andrà a Ginevra, dove mercoledì affronterà il Servette e
dove inizierà il ritiro che porterà alla finalissima di domenica.
La società non ha lasciato nulla al caso, la squadra farà di tutto per riportare
in Ticino la Coppa.
Tra quindici giorni sapremo.
(Nella foto Putzu, capitan Sabbatini alle prese con il ticinese del Grasshoppers Arigoni).