Calcio

"La mia famiglia stavolta è in difficoltà, non sa per chi tifare..."

Alexander Muci, portiere del Bellinzona, risponde al fratello Nikolas: i due si affronteranno domani
L.S.
14.10.2022 09:40

Domani a difendere la porta del Bellinzona ci sarà lui. Fuori il titolare Kiassumbua e il suo “rivale” per il posto di secondo portiere Klein, contro il Wil toccherà ad Alexander Muci, ragazzo di belle speranze che a fine novembre compirà 22 anni.
Non sembra nervoso Alex, anche se questa sarà la sua prima partita da titolare con la maglia granata. Era subentrato una volta a Kiassumbua (con lo Sciaffusa) e una volta a Klein (nell’ultima partita con lo Xamax).
Si esprime come un veterano, con un vocabolario da fare invidia a molti colleghi più esperti.
“Credo che staserà dormirò molto bene, sono sereno, anche se è ovvio che alla partita ci sto pensando. Giocare da titolare o sedere in panchina per me non fa molta differenza dal punto di vista della preparazione: anche quando sono riserva mi preparo come se dovessi giocare. Mentalmente cambia poco, l’unica differenza è che quando devi entrare in campo velocemente dopo essere stato a lungo seduto non è assolutamente facile”.
Gli è successo contro lo Sciaffusa, dove è entrato a gara in corso causando anche un rigore molto discusso, mentre a Neuchâtel ha disputato soltanto una decina di minuti con il risultato già sul 4 a 0 per i neocastellani.
“Nell’occasione del rigore è vero che si è discusso molto della gamba tesa del mio avversario ma anch’io sono entrato con troppo foga: non ho pensato al rischio, sono un portiere aggressivo e a volte mi lancio senza rifletterci troppo. Era una situazione al limite che purtroppo mi ha penalizzato. Il mio problema è che a volte sono troppo carico”.
Non è mai bello vedere i compagni che si infortunano, ma nella vita le occasioni vanno prese al volo.
“È così, anche se sinceramente mi spiace per i miei due colleghi e amici. Siamo un bel trio di portieri, andiamo molto d’accordo. È normale che ci sia concorrenza e che tutti vogliano giocare ma tra di noi c’è grande rispetto. Anch’io due anni fa sono stato fermo per un problema all’anca da marzo a ottobre, sono cose che nel calcio capitano”.
Quella con il Wil è una partita particolarmente importante e Alex se ne rende conto.
“Ne siamo coscienti, sappiamo che dobbiamo tornare a fare punti, ma non sono preoccupato. So che la squadra è buona e che con la qualità che abbiamo nello spogliatoio, presto o tardi torneremo a fare risultato e a risalire la classifica”.
Il momento delicato è facilmente spiegabile.
“Siamo un gruppo nuovo in una categoria impegnativa come la Challenge League, è normale che ci siano degli alti e bassi. Sono certo che troveremo il giusto equilibrio”.
Il Wil però è in grande forma.
“È vero, sono primi e hanno grande fiducia, ma tutte le squadre mi sembrano molto attrezzate. Se pensiamo che lo Xamax, ultimo in classifica, ci ha battuto 4 a 0, allora è chiaro che non ci possano essere partite facili. Resto convinto però che abbiamo le carte in regola per batterle tutte e soprattutto in casa, dove abbiamo già sofferto troppo, dobbiamo dare delle soddisfazioni ai nostri tifosi”.
Bentancur ha parlato chiaro: vuole che il Bellinzona lotti per la promozione.
“Le sue parole ci caricano, sono uno stimolo per tutto l’ambiente e la squadra. È una persona che ci sprona in ogni occasione. Non avverto la pressione di dover fare bene, è logico per un professionista. Abbiamo tanta voglia di dimostrare di essere buoni giocatori, abbiamo tutti una voglia  matta di prenderci delle rivincite”.
Domani al Comunale arriverà tuo fratello Nikolas, attaccante del Wil.
“È una cosa bellissima, sono molto felice di rivederlo, soprattutto in campo. Ci siamo sempre sostenuti e sapere che entrambi siamo riusciti ad arrivare fin qui è qualcosa di magnifico. Forse il problema sarà della nostra famiglia che per una volta non saprà chi tifare…”.
Lui ha detto che se dovesse segnare, non sa ancora come reagirebbe.
“È il suo lavoro, lui deve fare gol, io devo fare il possibile per non prenderne. So che entrambi daremo il massimo, dimenticando per un po’ di essere fratelli. Se poi dovesse segnare ed esultare, non me la prenderei di certo. Ha tutto il diritto di farlo”.
Chiusura anche con Alex sul suo futuro: gioca in prestito nel Bellinzona ma il suo contratto, con il Lugano, scadrà alla fine di questa stagione.
“Adesso sono qui a Bellinzona e sono felice della scelta che ho fatto. La rifarei senza indugi, anche perché venendo qui speravo di avere presto o tardi una occasione per mettermi in mostra in Challenge League. Avevo già militato nel Winterthur, ma qui è diverso, ora sento di avere delle reali chance. In questi anni purtroppo mi è mancata un po’ di continuità, che per fortuna ho ritrovato negli ultimi mesi dello scorso anno con l’Under 21 del Team Ticino. Ora ho 22 anni ed è il momento giusto per affermarmi. Sono convinto dei miei mezzi e mi concentro sempre per dare il massimo. Al futuro ci penseremo a tempo debito”.

(Nella foto Putzu, Nikolas Muci a sin, con il fratello Alex, dopo la vittoria del Lugano in Coppa Svizzera)