La partita che è durata un minuto

Antefatto: la finale di Supercoppa di Turchia, Galatasaray-Fenerbahce, si sarebbe dovuta giocare in dicembre a Riyad. Ma l'incontrò non si disputò e si innescò uno scontro diplomatico. Motivo del contendere: l'Arabia Saudita aveva posto, alle squadre, il divieto di esporre striscioni e maglie che ricordavano Ataturk, fondatore e primo Presidente della Repubblica turca. E anche l'inno non poteva essere cantato. Le due acerrime rivali avrebbero dovuto giocarsi il trofeo nella giornata di domenica. In campionato sono separate da pochi punti e stanno dominando gli avversari, lo scontro è asperrimo: sul campo e non solo. Il 17 marzo dopo la partita Trabzonspor-Fenerbahce, vinta dagli ospiti, successe di tutto e finì con una mega rissa. I tifosi di casa presero d'assalto il prato dello stadio di casa, alla caccia dei giocatori del club di Istanbul. Altro che terzo tempo: ci fu una battaglia fatta di pugni e calci. I dirigenti del Fener si dichiararono stufi. E l'idea clamorosa era quella di abbandonare il campionato e trasferirsi nella Liga o Ligue 1. Martedì 2 aprile si è tenuta un'assemblea popolare con 25mila persone nello stadio del club. Tifosi e soci hanno deciso di rimanere in Turchia, almeno fino alla fine della stagione. Hanno votato per alzata di mano. E si è arrivati alla partita prevista per ieri. Il Fenerbahce voleva il rinvio e un arbitro straniero, deve preparare i quarti della Conference previsti giovedì, ma la Federazione si è opposta. La conclusione della vicenda è stata clamorosa: in campo è scesa l'Under 19. Il Galatasaray, con Mauro Icardi, ha segnato dopo solo 50 secondi. Incassata la rete, il Fener ha abbandonato il campo e si è ritirato. Il resto seguirà e ci sarà certamente un seguito, è sicuro. Il calcio non si ferma mai e quello della modernità è capace di far vedere di tutto.