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La partita non sarà ripetuta

Arbitri sotto accusa, l'incontro di pallanuoto tra Italia-Ungheria ha scatenato polemiche e discussioni
A. L.
08.08.2024 11:15

In Italia gridano allo scandalo, si sentono defraudati, lo considerano un errore fatto di incompetenza e di malafede. La partita di pallanuoto tra l'Italia e l'Ungheria è finita nella vasca, ma sta continuando nei tribunali. Il fattaccio è noto: l'italiano Codemi aveva segnato il gol del 3-3; nello slancio aveva colpito un avversario; rete annullata per condotta violenta; rigore per l'Ungheria; 4 minuti di inferiorità per gli azzurri. I protagonisti sono diventati gli arbitri. Il montenegrino Veselin Miskovic; il rumeno Adrian Alexandrescu; l'addetto alla review l'australiano Nick Hodges. La premessa: la decisione assunta è sbagliata. La ricostruzione di come è stata presa si situa tra la commedia e la farsa. E si possono fare una serie di riflessioni. La prima: attiene l'utilizzo della tecnologia che non è risolutivo. Gli arbitri perseguono nel continuare a mantenere intatto il loro potere. Non intendono mettere in discussione la loro autorità. Che si traduce nella categoria della discrezionalità di cui ne vogliono disporre come vogliono La seconda: riguarda la modalità di selezione di arbitri e giudici nelle grandi manifestazioni. Vengono davvero scelti i migliori? Quelli più competenti? Oppure si tratta della continuazione della politica con altri mezzi? Si dovrebbe tendere alla meritocrazia. L'evento ha una portata planetaria. La perfezione non esiste. Ma troppo spesso si sono verificati errori marchiani. Che alimentano dubbi e sospetti. La terza: è collegata alla reazione che c'è stata in Italia. Lo spirito olimpico dovrebbe significare che il verdetto di un arbitro o di un giudice vada accettato, anche se ingiusto. Nella fattispecie labile è il crinale di porsi come vittime sacrificali oppure lottare per un sacrosanto diritto e per reclamare affinché la giustizia venga ristabilita. La partita non sarà ripetuta, costituirebbe un precedente pericoloso. Lo spettacolo deve sempre continuare, senza interruzioni o intralci.

(Foto Keystone)