La rivincita di un campione

La classe dei grandi campioni la si intuisce dalle reazioni dopo qualcosa che è andato storto. Anche loro possono sbagliare clamorosamente. L’occasione a porta vuota sciupata al derby da Dario Bürgler ha suscitato in ognuno di noi la stessa reazione: “avrei segnato pure io”. Forse mai come nella circostanza questa frase, spesso abusata, si sposa con la situazione venutasi a creare. Stavolta non si esagera affermando ciò. L’esperto svittese non se n’è fatto un cruccio e ci mancherebbe altro dall’alto di quanto dimostrato in tutta la sua carriera. Come se nulla fosse nemmeno 24 ore dopo ha applicato il suo marchio di fabbrica in trasferta a Friborgo. Due reti in powerplay, due tiri al volo dei suoi, praticamente identici. Che spettacolo per un attaccante che sfida il tempo alla soglia dei 37 anni. Bürgler una volta in più ha mostrato di che pasta è fatto e perché da ormai quasi un ventennio è sulla cresta dell’onda a suon di bordate che fanno ammattire gli estremi difensori. Amato dai compagni di squadra e assolutamente rispettato dagli avversari grazie alla sua sportività, Dario in un certo senso è un antistar e preferisce lasciare i riflettori agli altri. In questi lunghi anni di carriera è sempre rimasto lo stesso, sia come aspetto, sia come atteggiamento dentro e fuori dal ghiaccio. Sempre composto e mai troppo esaltato dopo le vittorie, riflessivo e alla ricerca di spiegazioni ponderate in caso di sconfitta senza mai abbattersi. Lui la faccia la mette sempre. Intuire il risultato della sua squadra guardandolo in volto davanti allo spogliatoio al termine di un match risulterebbe difficile per chiunque. È praticamente indecifrabile. E poi che signorilità e che disponibilità. A Friborgo dopo la doppietta era ovviamente molto richiesto, Bürgler con la consueta professionalità ha esaurito i desideri di tutti in italiano e in tedesco: televisione, radio d’oltralpe e infine la stampa scritta. Una maratona di una quindicina di minuti, senza lamentarsi. Questo è un esempio per tutti i giovani. E poi in fondo con il suo errore al derby, ha mostrato che anche i migliori possono fallire e così in futuro anche nelle leghe minori o ai tornei dei bar in caso di clamorose occasioni sciupate potremo tutti giustificarci dicendo “sciallo, è successo anche a Bürgler raga”.
(Foto Keystone)