Le cavallette sono ancora in alto mare

È deluso e anche un po’
preoccupato Giorgio Contini.
Il suo Grasshoppers, che debutterà soltanto il 24 luglio contro il Lugano (la
partita inaugurale del 17 luglio con il Lucerna è stata spostata al 10 agosto per motivi logistici:
i due stadi sono inagibili), è ancora un cantiere aperto.
A Zurigo, sponda GC, non è però una novità. Era successo anche lo scorso anno,
complice una dirigenza straniera che prima di muoversi, attende l’evoluzione
degli altri mercati.
Mister, contento o dispiaciuto di non poter debuttare tra dieci giorni?
“Assolutamente contento. Avremo qualche giorno in più per fare mercato. Per
ora non ci siamo praticamente mossi, a parte qualche giovane ragazzo che però
non ha l’esperienza per giocare in Super League”.
Siete un po’ in ritardo…
“Direi proprio di sì. Per ora ho a disposizione soltanto 12-13 giocatori e appunto
qualche giovane per fare allenamento. Così è complicato lavorare, ma lo sapevo
che con questa dirigenza straniera ci voleva pazienza. Era successo la stessa
cosa lo scorso anno e quando allenavo il Losanna”.
L’anno scorso vi siete salvati soffrendo un po’.
“È vero, abbiamo rischiato il barrage e perciò mi aspetto che quest’anno si
possa costruire una squadra più competitiva. La società ha le idee chiare ma
purtroppo le tempistiche non sono quelle del calcio svizzero”.
Il GC sembra un club un po’ in difficoltà in questo momento.
“Se allude al fatto che sia il direttore generale Berisha che il direttore
sportivo Sey sono appena stati licenziati, allora diciamo che anch’io non ho
capito cosa sia realmente successo. Cambiare queste figure durante il mercato
non è certo ideale e ora non possiamo pretendere che Bernt Haas, che è appena
arrivato, faccia miracoli in pochi giorni. Ci vorrà del tempo. Intanto noi
dobbiamo stringere i denti”.
Le è dispiaciuto perdere Allan Arigoni, passato al Lugano?
“Sì, tantissimo. Lo sa anche il giocatore che volevo tenerlo. L'anno scorso ha disputato la prima stagione da titolare con me. Quando sono arrivato mi avevano detto che non aveva le qualità per
restare nella rosa ma io invece ho subito capito che si trattava di un giocatore
interessante, ben messo sia a livello fisico che tattico”.
Giotto Morandi invece ha firmato il rinnovo.
“Anche in questsa occasione, quando sono arrivato ho dovuto convincere il club a tenerlo. Arrivava da un
infortunio e il direttore sportivo voleva cederlo. Adesso sta bene, si è allenato
senza infortuni e spero proprio che questo possa essere il suo anno. È uno che
può fare la differenza, sia a livello fisico che tecnico è fortissimo. L’unico
neo è sottoporta: spero che ci faccia qualche gol in più”.
Avete preso anche il 18.enne Liam Bollati.
“È un giovane interessante, che potrà giocare con l’Under 21 e allenarsi con la
prima squadra. È un giovane, formato in Svizzera, su cui è giusto lavorare. Ci
verrà sicuramente utile”.
È vero che volevate Hicham Mahou, passato al Lugano?
“Sì è vero. Avevo già parlato con lui e il suo procuratore: lo volevo a
tutti i costi, era uno dei miei obiettivi primari. Purtroppo la dirigenza non
si è mossa con decisione e lo abbiamo perso. Così come avevo parlato con Kukuruzovic,
Custodio, Gambino e Itten: tutti giocatori molto interessanti, che conoscono la
Super League e che avrebbero potuto darci una bella mano”.
A Bellinzona dovrebbe invece arrivare il vostro terzo portiere Mateo Matic.
“Per la Challenge League è un top! Bravissimo con i piedi, può migliorare
ancora nelle uscite, dove deve avere un po’ più di coraggio. Ma ha esperienza e
qualità, sicuramente un bel rinforzo per una squadra come il Bellinzona”.
Il 24 luglio debutterete contro il Lugano: cosa pensa dei bianconeri?
“Abbiamo il leggero vantaggio di poter analizzare la loro prima partita, ma il
Lugano è una squadra solida, lo è sempre stata e anche quest’anno sarà così. Ha
cambiato qualche giocatore, è vero, ma ha preso elementi di qualità. Ovviamente
quando vinci una Coppa e raggiungi il quarto posto le aspettative si alzano, ma
se la società lascerà lavorare con calma Croci-Torti, senza attendersi
sempre dei miracoli, sono sicuro che il Lugano farà ancora un bel campionato”.