"Lugano più forte, ma noi ce la giocheremo"

La promozione in
Challenge League è un obiettivo più che realistico: non proprio obbligato, ma
quasi.
Intanto però c’è la Coppa Svizzera, contro quel Lugano che da tre anni va in
finale.
David Sesa e il suo Rapperswil sanno che sarà una sfida difficile, al limite
dell’impossibile, ma non hanno nulla da perdere. Forti, come detto, del bell’inizio
di stagione, che li vede in testa alla classifica di Promotion League.
“Lo scorso anno, con 74 punti e il miglior attacco della categoria, non siamo
riusciti a salire. L’Etoile Carouge era veramente una squadra forte. Quest’anno
però vogliamo migliorare quel secondo posto”.
La squadra si è rinforzata, vero?
“Abbiamo fatto qualche innesto importante, mantenendo però la base dello scorso
campionato. Assieme a Bienne, Kriens, Baden e Paradiso, lotteremo sicuramente per salire”.
Il presidente Rocco Delli Colli, proprietario della catena di pizzerie “Dieci”,
sponsor della Challenge League, è un uomo che vuole vincere:
“Come tutti i presidenti è ambizioso. È un grande appassionato di calcio, ha
costruito una grande società, e non parlo soltanto della prima squadra. Ci sono
tantissime squadre di allievi e anche i Seniori: è davvero un club strutturato
molto bene”.
Torniamo alla sfida di sabato (ore 17): che partita si immagina David Sesa?
“Sappiamo che sarà molto dura, loro sono più forti e mi aspetto che faranno il
gioco. Il nostro piano è quello di difendere molto bene contro una squadra che
da qualche anno è tra le top tre del nostro calcio”.
Il Lugano ormai incute rispetto:
“Faccio i complimenti al club bianconero per i risultati che ha ottenuto in
questi ultimi anni: si vede che hanno lavorato molto bene”.
Come si può metterli in difficoltà?
“Come ogni avversario, abbiamo visto che ci sono due o tre cose che potrebbero
dargli fastidio. Ora però dovremo essere bravi a metterle in pratica. Alla
fine, il calcio si riduce a duelli di "uno contro uno", e se li perdi, le
possibilità di vincere si riducono tantissimo. Ho visto come il Lugano ha vinto
con estrema facilità contro il Brühl, altra squadra di Promotion League, e
questo mi fa capire che sarà una sfida estremamente difficile”.
Avete studiato il Lugano: come riassumerebbe la squadra di Croci-Torti?
“È una squadra di qualità, a cui piace giocare a calcio. Ama più avere il
pallone che non averlo, visto che dispone di buoni palleggiatori. In questo
senso le due squadre si assomigliano”.
Di Croci-Torti cosa pensa?
“Mattia è un ragazzo estremamente intelligente, dal quale si possono anche
prendere degli spunti. Conosce bene l’ambiente ticinese e mi sembra che abbia
un buon feeling con i suoi giocatori. Credo che sia veramente l’uomo giusto al
posto giusto”.
Chiudiamo con il Bellinzona, che lei ha allenato per nove partite, due stagioni or sono: ha fatto pace con Bentancur?
“Assolutamente sì. La nostra era una vicenda di calcio, cose che capitano
spesso nella vita di chi fa questo mestiere. Lui era a vedere la partita che
abbiamo giocato a Paradiso e ci siamo parlati molto serenamente. Pablo è un
uomo che vive di calcio, molto coinvolto con il Bellinzona. Ha fatto un grande
mercato e credo che i granata siano tra i grandi favoriti per la promozione. Credo che
si debba avere rispetto per queste persone che investono così tanto per i club”.
(Foto Keystone)