Lugano vuol dire... Nazionale

E così, grazie all’infortunio di Breel Embolo, il
bianconero Uran Bislimi è stato chiamato in Nazionale. Lo aveva messo di
picchetto il selezionatore Murat Yakin, tecnico che lo lanciò qualche anno fa
in Challenge League con la maglia dello Sciaffusa. Di strada, i due, ne hanno
fatta parecchia.
E pensare che il centrocampista del Lugano aveva già disputato due amichevoli
con la maglia del Kossovo lo scorso anno, segnando pure un gol nel pareggio
contro le Isole Far Oer. Sembrava aver fatto una scelta definitiva, anche
perché una chiamata della nazionale rossocrociata pareva decisamente
complicata.
E invece il calcio, come la vita, a volte può sorprendere e così, dopo trenta
partite e due reti con la maglia bianconera, ecco la piacevole sorpresa. Per
lui niente vacanze, ma un’esperienza che il 23.enne nato a Basilea, sicuramente
si godrà appieno. Possibile, a questo punto, che Yakin lo faccia debuttare in
una gara ufficiale (contro Romania o Andorra), chiudendo così una volta per
tutte le porte al Kossovo.
La chiamata di Bislimi in Nazionale, è soltanto l’ultima di una serie di
giocatori che con la maglia del Lugano hanno trovato degli sbocchi importanti e
a volte sorprendenti, con le rispettive nazionali.
A parte Saipi, che ha ottenuto una chiamata di picchetto per la Nazionale A (è
il titolare dell’Under 21), come non ricordare il debutto di un anno or sono di
Mattia Bottani contro il Portogallo. Solo venti minuti nei quali però il
bianconero fece decisamente bene. Peccato che poi non ci fu il tanto atteso
bis.
E che dire di Sandi Lovric, che adesso in Italia tutti ammirano dopo il bel
campionato disputato a Udine? Quando arrivò a Lugano aveva giocato soltanto
nella nazionale austriaca Under 21, mentre ora è uno dei punti di forza della
Slovenia.
Con la Slovenia ha debuttato a marzo di quest’anno anche il bomber Zan Celar,
autore quest’anno di 16 reti con la maglia del Lugano: c’è da credere che per
lui ci saranno tante altre occasioni per mettersi in evidenza nella propria Nazionale.
Prime convocazioni con Tunisia e Algeria, anche per Mahmoud Belhadj e Mohamed Amoura,
con il secondo che si sta guadagnando sempre più spazio nella rappresentativa
del suo paese. D’altronde la crescita, in questo finale di stagione, è apparsa
evidente a tutti e nel prossimo campionato ci si aspetta un ulteriore salto di
qualità.
Nel Kossovo è stato convocato, durante lo scorso mese di novembre, anche il
difensore Kreshnik Hajrizi, che agli ordini di Croci-Torti è decisamente migliorato
in questi ultimi mesi fino a diventare praticamente titolare.
E per concludere, nella lista va inserita anche la prima convocazione con l’Under
21 di Alban Hajdari, riscattato qualche mese fa dalla Juventus.
Insomma, tanti giocatori del Lugano che in questi ultimi due anni si sono
affacciati a palcoscenici importanti con le rispettive nazionali.
Ciò cosa vuol dire? Semplicemente che la società ci ha visto bene nel
reclutarli, mentre lo staff sta lavorando molto bene per farli crescere e
valorizzarli.
E naturalmente, indossando la maglia di una Nazionale, il valore del cartellino
aumenta. Per la gioia del giocatore, del suo manager e ovviamente del FC Lugano.
Senza contare la bella pubblicità per un club che, così facendo, avrà sempre
meno difficoltà a ingaggiare giovani talenti.
La strada sembra tracciata, ora bisogna “soltanto” continuare così.