"Mai avuto dubbi su Zanetti"

Una vittoria
pesante come un macigno, la prima in questa stagione.
Dopo il pari con il Lucerna II, l’impresa di Rapperswil, grazie anche alla
doppietta di Babic.
Per Roman Hangarter, responsabile della formazione del FC Lugano e in
particolare della squadra che milita in Prima Promotion, quella di ieri è stata
una serata speciale:
“Sulla carta era difficile prevedere un successo. Sappiamo che il Rapperswil è
una delle favorite per la promozione”.
E invece?
“Beh, il calcio a volte regala delle sorprese. Sotto di un gol non era facile
pensare di poter vincere la partita, poi la loro espulsione ha cambiato un po’
le carte in tavola”.
All’ottava partita, finalmente la prima vittoria:
“Ci voleva, i ragazzi se la meritavano. Non avevamo giocato male a inizio
stagione, ma i punti non arrivavano. Soltanto contro lo Zurigo, per un tempo,
abbiamo fatto veramente male. In quell’occasione avevo visto una squadra
spenta, senza grinta. Sono entrato nello spogliatoio per capire cosa stava
succedendo e ho parlato alla squadra”.
Cosa ha detto ai ragazzi?
“Ho chiesto loro di tirar fuori l’orgoglio, ero sicuro che potessero fare molto
di più. In queste ultime partite lo hanno ampiamente dimostrato”.
Gestire una squadra Under 21 non è mai facile, vero?
“La Prima Promotion è un campionato difficile, soprattutto quando si è giovani.
Noi abbiamo cambiato tanto, soprattutto la difesa, nuova nei suoi quattro
interpreti. Certi meccanismi vanno ben oliati e ci vuole tempo”.
Mai avuto dubbi sull’allenatore Zanetti?
“Onestamente no. Avevamo analizzato attentamente le partite della squadra e avevamo
visto che si perdeva spesso per qualche errore individuale, per qualche
disattenzione. Ma vedevamo che la squadra era in crescita”.
L’obiettivo è la salvezza, che ogni anno non è mai scontata:
“Salvarsi è importante, perché riteniamo che questa categoria sia molto stimolante
per i nostri giovani. È una categoria difficile, a volte quasi troppo,
soprattutto all’inizio, ma poi i ragazzi si abituano e con il tempo crescono. E
questa è la cosa più importante, ciò che vogliamo da loro. Ma arrivare almeno
terz’ultimi non è così scontato”.
L’obiettivo è soprattutto quello di fornire, in futuro, degli elementi per
la prima squadra:
“Certo, si lavora per quello. Adesso è difficile fare dei nomi, anche perché ci
rendiamo conto che non è assolutamente facile fare parte della prima squadra.
Abbiamo visto il livello che c’è e imporsi è durissima. Ma con il tempo, confidiamo
che qualcuno possa fare il grande salto”.
Intanto ieri sera bella doppietta di Babic?
“Siamo veramente contenti per lui. È un ragazzo dal comportamento impeccabile, un
vero professionista. Non ha vissuto anni facili, quando un attaccante non trova
la via della rete poi le cose si complicano e può andare un po’ in crisi. Adattarsi
a una nuova categoria, soprattutto se è più bassa, non è certo semplice. Forse
nelle prime partite ha un po’ sottovalutato le difficoltà che avrebbe incontrato,
ma ora sembra molto più presente e con le qualità sappiamo che potrà darci una
bella mano”.
Potrebbe tornare utile alla prima squadra?
“Questo non lo so, nel calcio non si sa mai. Le cose a volte vanno molto velocemente.
Se facesse altri gol con noi, forse potrebbe avere l’occasione di tornare a
giocare con la prima squadra e poi chissà…”.
(Foto
Putzu)