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"Nello sport perdere non è un fallimento"

Le parole di Giannis Antetokounmpo campione dei Bucks sono una lezione sullo sport
Red.
28.04.2023 05:10

Il successo e il fallimento sono le categorie che guidano la cultura occidentale contemporanea. È un pensiero chiaro che non ammette sfumature. Ha lo scopo di incitare alla competizione più sfrenata, per cui: se uno arriva primo è un vincente, se è secondo è un perdente. Si parla della NBA. Sono iniziati i playoff, i Milwaukee Bucks, migliore squadra durante la stagione regolare, sono stati clamorosamente estromessi da Miami al primo turno. Gianni Antetokounmpo, il fuoriclasse greco con cittadinanza nigeriana, dopo la partita ha parlato, soffermandosi sul tema della sconfitta e sul suo significato.

Alla domanda di un giornalista che definiva fallimentare l'annata ha risposto: “Mi hai fatto la stessa domanda l'anno scorso. Ricevi una promozione ogni anno? No, giusto? Quindi ogni anno in cui lavori è un fallimento? Direi di no. Ti impegni per ottenere altri risultati, per prenderti cura della tua famiglia. Comprare una cosa e tante altre cose”.

Ha aggiunto: “Non è un fallimento: è un passo necessario verso il successo. Michael Jordan ha giocato 15 anni e ha vinto 6 campionati. Gli altri 9 sono stati un fallimento? Non c'è fallimento nello sport. Ci sono giorni buoni e giorni cattivi, alcuni giorni ci riesci e altri no. Questo è lo sport non sempre vinci. Si capisce quando è il proprio turno”.

Ha continuato: “Mi dispiace. Non volevo metterlo sul personale. Mi hai chiesto la stessa cosa l'anno scorso e non avevo la giusta mentalità per risponderti”.

Ha spiegato: “Ci abbiamo messo energia e passione, ma tutto è diventato difficile. Abbiamo avuto troppo fretta. E Miami ci ha preso a calci in culo”.

Ha concluso: “Nello spogliatoio eravamo tutti sotto shock. Il prossimo anno dobbiamo tornare più forti e giocare meglio. E in estate dobbiamo sentire questo grande dolore e deve essere lo sprone per motivarci”.