Non resta che sperare nello Xamax

“Non ci siamo”, oppure “così non va”. Ce ne
sono a bizzeffe di titoli che calzerebbero a pennello dopo l’ennesima sconfitta
granata a Thun. La verità è che questo Bellinzona fa veramente paura.
Incapace di reagire sul campo, non riesce ad arrestare la sua discesa tra gli
inferi.
Tutto surreale, tutto incredibilmente vero. Un paradosso in cui si è infilata
una squadra che era partita con ben altre speranze e ambizioni.
E adesso cosa succede? Non si sa. L’unica cosa è sperare che avvenga un miracolo.
Sì, di questo c’è bisogno. Qualcosa o qualcuno che possa risvegliare questi
giocatori, che sembrano anestetizzati e incapaci di dimostrare la benché minima
reazione.
Se la classifica mette paura, la situazione in panchina non aiuta certo ad
alleggerire la pressione. Cocimano è il solito interinato che non serve a dare
credibilità all’ambiente, mentre il futuro allenatore è ancora un’ipotesi.
Chi si siederà sulla panchina granata? Tornerà Baldo, che potrebbe essere la soluzione più comoda (anche se Bentancur non sembra della stessa idea), o si punterà sull’ennesima scommessa? A patto ovviamente di
trovare qualcuno di credibile e smanioso di sedersi su una panchina che adesso
scotta.
Il futuro lo dirà, anche perché il tempo passa e l’unica cosa che in questo
momento riesce benissimo, è “gufare” lo Xamax. Oppure tifare Xamax. In che senso? Non dimentichiamoci che i neocastellani si sono rivolti al Tribunale dello sport per contestare il sistema dello spareggio tra la terza di Promotion/League e l'ultima di Challenge League. Sostengono che non basta ottenere la licenza per disputare gli spareggi, ma che bisogna concludere il campionato almeno al terzo posto. Insomma, un criterio sportivo più che economico. Aggiungono che non è normale che una formazione che arrivi settima o ottava in classifica possa giocarsi gli spareggi. Il Tribunale dello sport, che per ora tace, gli darà ragione?
(Nella foto Putzu un momento della recente sfida tra ACB, con Tosetti, e Neuchâtel Xamax)