Fumetti

Ora aspettiamo gli eredi di Dampyr

La Sergio Bonelli Editore è già passata dalla carta alla celluloide: un esperimento da riproporre...
Carlo Scolozzi
01.05.2023 09:10

Lo spunto ce l'ha fornito ieri direttamente l'inserto settimanale dell'Eco dello Sport, il nostro fratello maggiore, che viene abbinato alla Domenica del Corriere del Ticino. I colleghi delle pagine culturali hanno infatti confezionato un bellissimo reportage tra le mura della Sergio Bonelli Editore, dove hanno avuto come Cicerone il direttore editoriale Michele Masiero. L'inviato Andrea Bertagni ci ricorda, nel suo lungo e puntuale servizio, che la Bonelli entertainment (costola della casa editrice la definisce) ha già abbracciato l'universo della celluloide. Il protagonista del film uscito l'anno scorso è il cacciatore di vampiri Dampyr. Niente di strano, all'apparenza. Lo stesso Bertagni sottolinea, infatti, che "fumetti e cinema sono insomma due forme d'arte che possono andare a braccetto. Come del resto dimostrano i successi commerciali della Marvel o DC Comics. Che sul grande schermo negli ultimi anni hanno spedito tutti i loro supereroi, da Spider a Superman, passando da Aquaman a Capitan America". 

Dopo avere letto con attenzione l'interessante reportage, ci abbiamo dormito sopra una notte e ci siamo detti che la causa andava perorata almeno con un articolo. Nel senso che l'iniziativa avuta con Dampyr non dovrà essere un unicum, o è quello che ci auguriamo noi. Del resto la via è tracciata, il futuro è quello. Lo dimostrano anche i Manetti Bros coi due lungometraggi dedicati a Diabolik... La speranza, insomma, è che la pellicola bonelliana su vampiri e dintorni non resti uno sparo nel buio, come fu all'epoca con "Tex e il signore degli abissi". Correva l'anno 1985, chi scrive non aveva più di sette anni e a impersonare il Ranger dalla camicia gialla e la pistola veloce ci pensò il poliedrico Giuliano Gemma, bello e proibito. Il film annoverava nel cast anche Bonelli senior, ovvero Gianluigi. Il papà di Sergio, nel cameo, impersonava uno stregone. Duccio Tessari, il regista, ritagliò un ruolo per gli abituali compagni d'avventura di Tex e si dimostrò in questo fedele alle strisce disegnate. Ecco quindi giostrare al fianco del Ranger sia Kit Carson (William Berger) che Tiger Jack (Carlo Mucari). Ci fu posto anche per lo studioso egiziano con la predilezione per il soprannaturale, al secolo El Morisco (Peter Berling) che è presente in svariati episodi sugli albi mensili.

Insomma l'auspicio del vostro cronista è che si dia presto spazio agli eredi di Dampyr, che possano cioè essere portati sullo schermo tanti suoi fratelli di Casa Bonelli. La lista in cui pescare, d'altronde, è ampia. Ancora l'Eco dello Sport cartaceo ci rammenta i principali: Tex, Zagor, Mister No, Martin Mystère, Dylan Dog, Nathan Never e Dragonero, oltre appunto a Dampyr. I bonelliani pascoli della fantasia sono infatti sterminati. E gli spunti per altre pellicole sono parecchi. Si va dal personaggio più longevo del fumetto italiano (Tex cavalca da più di settant'anni) sino allo scout appartenente all'antica casata dei Cacciatori di draghi (Dragonero, dato alle stampe nel 2007). Passando per lo Spirito con la scure (Zagor, una vera e propria contaminazione di generi, dal western all'horror), l'antieroe disadattato del dopoguerra che sceglie Manaus come isola felice (Mister No), il detective americano che si è formato in Italia e che indaga sull'impossibile (Martin Mystère), l'indagatore dell'incubo che scova i veri mostri dal volto umano (Dylan Dog) e dulcis in fundo, last but not least, l'agente Alfa protagonista in un futuro alla Blade Runner (Nathan Never).