"Papà, ti supererò"

Giorni intensi per l'ex Rockets Cadieux, nominato allenatore di quel Ginevra Servette che allenò suo padre Paul-André. Al Corriere del Ticino ha raccontato la sua nuova vita.
L'incarico:
«Sul piano emotivo, la giornata di mercoledì è stata decisamente complicata. Un po’ dolce, un po’ amara: i sentimenti si sono sovrapposti continuamente. Da un lato è arrivata questa grandissima opportunità, certamente una bella cosa. Dall’altro, però, vado a sostituire una brava persona come Pat, a cui personalmente devo tanto. È stato lui a volermi al suo fianco e per due anni e mezzo l’ho visto all’opera ogni giorno. Sono il primo testimone del suo ottimo lavoro. Purtroppo, però, le cose si erano messe male, i risultati non arrivavano più. È andata così, è la legge dello sport. Io ho sempre desiderato diventare capo allenatore in National League, ma non avrei mai pensato di arrivarci in questo modo. Ora, però, devo mettere da parte i brutti pensieri. Quando si va in pista, bisogna soltanto guardare in avanti».
Come papà:
«È strano, divertente. Una bella storia, forse uno scherzo del destino. Sono orgoglioso, fiero. Ringrazio il Servette per aver creduto in me in una situazione così complicata. Mercoledì, quando ho sentito mio padre, la prima cosa che ho fatto è stato ricordargli una mia vecchia promessa: ‘‘Tu sei stato un giocatore migliore di me, ma io diventerò un allenatore più bravo di te’’. Questa è la prima grande opportunità per provarci».
«Forse è rimasto sorpreso dalla nomina e non gli sono uscite molte parole. Mi ha ribadito che posso chiamarlo in qualsiasi momento, per qualsiasi cosa. Mi piace parlare di hockey con lui, ascolto volentieri i suoi consigli, ma poi mi tengo strette le mie idee. In panchina voglio semplicemente essere me stesso».
Sabato prossimo contro l'ex Rockets Cereda:
«Questa è una buona storia per i giornalisti (ride, ndr). Pensandoci bene, però, è una conferma in più sulla bontà del progetto biaschese. Grazie ai Ticino Rockets, tante persone - giocatori e coach - hanno avuto l’opportunità di avanzare».
Il 30 novembre contro il maestro McSorley:
«Vedere sull’altra panchina il mio allenatore di tanti anni fa (2003-2011, ndr) sarà speciale. Conosco molto bene Chris, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e so di essere stato uno dei suoi giocatori preferiti per alcune stagioni. Sarà una bella sfida, ma prima no ho altre tre a cui pensare».