"Per noi Sabbatini un grande colpo"

“Sono novanta giorni che ho assunto la presidenza dell’AC Bellinzona”. È con questa precisazione che Brenno Martignoni Polti ha introdotto la conferenza stampa, programmata sul mezzogiorno, per presentare il neo-acquisto granata. “Quando la famiglia Bentancur (Pablo senior e Pablo junior) mi ha chiesto di assumere questa funzione, ho capito subìto che era una sfida, una ‘challenge’. Effettivamente quando abbiamo discusso la prima volta, ci siamo visti davanti una montagna. Poi, parlando soprattutto con Pablo, che saluto qui presente con noi, avevo capito che questa montagna era ‘granitica’. Tanto vero che una delle frasi più ricorrenti della società è di fare una stagione da incorniciare, un campionato di cui vogliamo essere protagonisti”.
“Preciso che ieri (mercoledì) a Berna, in occasione della prima conferenza dei club, tra il serio e il faceto il CEO del Thun mi ha detto: ‘Adesso abbiamo capito di chi dobbiamo avere paura in questo campionato’. Me lo ha fatto osservare ridendo, però al tempo stesso mi ha detto: ‘Voi del Bellinzona avete fatto un colpo che per noi se non decisivo ci ha fatto comunque molto male”. Sapete cosa ho risposto a Tom Gut? “A noi invece ha fatto molto bene perché quel colpo si chiama Jonathan Sabbatini!”.
“Sabbatini che ha scelto Bellinzona nonostante le offerte insistite che gli sono pervenute dai bernesi. Una ‘sfida’ che l’ACB desidera vivere nel modo più sportivo della parola, ma da vincente. Con lo scopo di coinvolgere maggiormente il nostro pubblico, in modo che accorra numeroso allo stadio. Facendoci emozionare e sognare!”.
“Ho parlato di strada in salita, però su una montagna granitica che ci porterà lontano. Abbiamo capito che rispettandoci nei reciproci ruoli andremo distante”.
“Oggi siamo in festa! È arrivato il nostro ‘eroe’ che insieme agli altri creerà un grande spirito di squadra, quello che c’è sempre stato nell’ACB. Come dice la proprietà, il calciatore vince le partite ma a vincere i campionati è la squadra. Una frase, da incorniciare, che per noi sarà la direttiva di questa stagione”.
Rivolgendosi all’ex bianconero, Brenno Martignoni Polti ha spiegato che sarebbe stato superfluo presentare il suo ‘curriculum’ in quanto ‘tu sei conosciutissimo anche qui a Bellinzona, in campo hai dimostrato di essere un calciatore che sa dettare i ritmi e sa rispettare le regole. Ti abbiamo magari visto subire, ma mai reagire in modo antisportivo’.
Dandogli il benvenuto (“Grazie per essere dei nostri, anche con il cuore”) il presidente si è detto onorato di presentare il giocatore nella sala dove sono stati, per l’occasione, esposti ‘nostalgici’ manifesti di partite con YB, Grasshopper, Basilea.
Sabbatini è sembrato commosso per l’accoglienza che gli è stata riservata: “Ringrazio tutti voi per la fiducia che avete riposto in me, se oggi sono qui è anche grazie a tutto il Ticino”. La sua maglia granata porta il numero 4. Ne ha offerta una, firmata, con dedica, a tutti i presenti.
Martignoni Polti, prendendo lo spunto da questa ‘genuina’ riflessione dell’ex bianconero, ha evidenziato: “Noi ragioniamo sempre in una dimensione ticinese, nel senso che non possiamo dirci antagonisti del Lugano. Però, se devo dire la verità, qualche sogno di disputare un Bellinzona-Lugano di coppa (attenti al sorteggio degli ottavi!) magari ci scappa…”.
Ne verrebbe coinvolto, affettivamente, anche Jonathan. È normale. Senza tanti giri di parole, a un certo punto il protagonista di tante ‘battaglie’ in bianconero ha ammesso: “Quello che è successo nella finale di coppa è difficile da dimenticare (superfluo rammentarne l’episodio, ndr). Sapevo che la mia storia sarebbe finita lì, ero pronto a quello che poteva capitarmi. Mi è stato impossibile nascondere il male che avevo dentro. Ho comunque ricevuto testimonianze di affetto incredibili, i tifosi mi hanno scritto che non si dimenticano di quello che ho dato. Alla fine, sono un calciatore professionista, se ho scelto il Bellinzona è perché tutti quanti mi hanno fatto sentire a casa. Questa per me è la cosa più importante”.
Come per la presentazione della squadra nel luglio scorso, il nuovo presidente del Club dei cento Roberto Mercoli, in chiusura di questa giornata alla Tati (‘Jour de Fête’) ha invitato i giornalisti al bar-buffet adiacente che gestisce (alla grande) in favore dell’Associazione.