Calcio: ecco cosa ne pensa l'ex allenatore ora capo delle nazionali

Pier Tami tra Europeo, Lavanchy, Bajrami e... Guidotti

Il responsabile delle squadre nazionali getta un'occhiata sul 2021
Luca Sciarini
Luca Sciarini
15.01.2021 13:01

L’Europeo di calcio si giocherà come previsto, ossia nelle dodici sedi previsti.

Almeno questa è l’intenzione della Uefa, che ieri l’ha comunicato alle varie federazioni.

Con Pier Tami è l’occasione giusta per fare un po’ il punto sulla situazione del calcio svizzero, di parlare di giovani talenti e del “caso” Lugano.

Pier, alla fine l’Europeo si farà. Così pare…

“Per me non ci sono delle vere e proprie novità. Credo che fino a marzo non ci sarà nessuna decisione definitiva. L’Uefa ha spiegato che per il momento non ci sono le condizioni per prevedere un Europeo diverso. Bisogna monitorare l’evoluzione della pandemia e purtroppo ci sono poche certezze. I governi prendono delle decisioni che possono cambiare di giorno in giorno”.

Come si fa a gestire una nazionale così?

“Non è facile perché non si può pianificare a medio-lungo termine. Dobbiamo sempre essere pronti a cambiare i piani da un momento all’altro. Ora ci concentriamo sulle due partite di qualificazioni ai Mondiali che dobbiamo disputare in marzo. Poi penseremo all’Europeo”.

Cambierà qualcosa rispetto a ciò che avevate preparato lo scorso anno?

“Purtroppo sì. Dovremo trovarci un’altra sede per il ritiro di Roma. Trigoria non è più disponibile in quanto verrà ristrutturata proprio durante la prossima estate. È qualcosa che già sapevamo. Resteremo a Roma perché è lì che giocheremo contro l’Italia ma adesso dovremo trovare un’altra soluzione logistica”.

Marzo è anche il mese dell’Under 21 di Lustrinelli.

“Esattamente. L’Europeo Under 21 è stato diviso in due fasi e a marzo si giocheranno tre partite. Se ci si qualificherà poi si giocherà la fase finale in giugno”.

Contento del lavoro di Lustrinelli?

“Assolutamente sì. Ha saputo creare un bel gruppo. La squadra è forte, ci sono talenti importanti. Alcuni di loro infatti hanno effettuato dei trasferimenti importanti all’estero. Credo che questa cosa sia molto importante per i nostri club che così riescono a risanare un po’ le loro casse”.

A proposito di club. Il Lugano si è un po’ lamentato perché la nazionale non ha mai convocato un bianconero negli ultimi anni. Renzetti ha detto: “Se Lavanchy giocasse nello Young Boys sarebbe già in nazionale”.

“A Lugano in questi ultimi anni ci sono stati e ci sono tuttora degli ottimi elementi. La concorrenza però in nazionale è molto forte e sia Petkovic che Lustrinelli non hanno nessun interesse a favorire un club a discapito di un altro”.

Lavanchy potrebbe essere un giocatore interessante in ottica nazionale?

“Io non sono più allenatore e perciò non devo più fare questo tipo di scelte. Lavanchy però è un elemento che mi piace moltissimo e se vi ricordate lo portai proprio io al Grasshopper prelevandolo dal Losanna, quando cedemmo Lang al Basilea. Ricordo che lo volli fortemente e alla fine fui accontentato”.

Chi altro del Lugano potrebbe diventare interessante in chiave futura?

“Io punterei molto su Stefano Guidotti, un ragazzo che ha un talento incredibile. Spero che possa trovare più spazio e giocare con maggior regolarità”.

In questi ultimi giorni si sta parlando tanto di Nedim Bajrami che con la maglia dell’Empoli ha segnato due gol al Napoli in Coppa Italia.

“Nedim è un ragazzo molto interessante, cresciuto nelle giovanili del Grasshopper e che quando ero allenatore delle cavallette portai assieme a Bamert nel ritiro di Marbella. Era i due giocatori con più talento e soprattutto Bajrami mi fece una grande impressione tanto che poi nel girone di ritorno trovò parecchio spazio in squadra”.