Poche idee, ma confuse

Arbitrare diventa sempre più complicato. I dirigenti fanno credere che le regole non cambiano, che sono le stesse, ma la realtà dice che poi ci sono le interpretazioni. Il tocco della palla con la mano in area di rigore sta diventando una questione che si situa tra la farsa e la tragedia. L'Uefa è ritornata sui suoi passi e ha stabilito nuovi criteri per stabilire quello che è sanzionabile o meno. È il dominio dell'interpretazione, che cambia continuamente. E gli stessi arbitri hanno problemi a capire la linea guida. Il portale spagnolo “Revelo” è venuto in possesso delle nuove direttive che devono seguire i fischietti internazionali. La mano staccata relativamente dal corpo e che punta verso il basso, può essere giudicata degna di essere punita con la massima pena. Era fallo di mano, e quindi calcio di rigore, quello commesso da Cucurella contro la Germania. Secondo Rosetti, l'italiano capo degli arbitri Uefa, si è trattato di un evidente errore, commesso dall'arbitro in campo e dal Var. Di conseguenza: non conta più la posizione della mano per fischiare il fallo, conta solo che il percorso della palla verso la porta non può essere interrotto e il corpo non può diventare più grande. Se la mano non è attaccata al corpo, è rigore. L'Uefa ha deciso di uniformarsi all'IFAB (International Football Association Board), che nel suo regolamento stabilisce in tre i casi in cui toccare il pallone con la mano è ritenuto irregolare. Regolamento e criteri sembra essere un enorme dilemma, un arcano che non può essere svelato, una matassa che non si riesce a dipanare.
(Foto Keystone)