Quando il Crus vestiva la maglia del GC...

Da una dozzina d’anni, la storia del calcio nazionale la fanno Young Boys e Basilea (quattro e otto titoli), se dimentichiamo l’intermezzo Zurigo. In anni lontani, le grandi del nostro calcio erano Basilea, lo stesso Zurigo, il Servette nonché Grasshoppers e Lugano.
Un GC-Lugano era una partita di "cartello”. Oggi è tutto un po’ ridimensionato. La squadra ticinese, è vero, rincorre sempre un possibilissimo secondo posto mentre le cavallette si barcamenano in quel centro classifica che, con questa formula al capolinea dopo questa stagione, ti permette di correre per l’Uefa con due vittorie di fila, ma anche di dover remare contro una retrocessione se le perdi.
Attualità e qualche statistica alla mano, andiamo a vedercelo questo incontro di domenica pomeriggio. La storia dice GC: dall’alto dei suoi 27 titoli, 19 coppe, una supercoppa e due Coppe della Lega, gli zurighesi sono i padroni della storia. Il Lugano avrà vinto di meno, ma la Coppa, dallo scorso maggio, è ben custodita dai bianconeri che rimangono in corsa per rivincerla anche quest’anno (mercoledì semifinale a Ginevra).
Due altre classifiche parlano “Schwizerdütsch”. In casa, il GC ha vinto sei di 12 partite, pareggiandone due e perdendone quattro, raccogliendo venti punti. Equo il bilancio del Lugano fuori casa: 4/4/4 per sedici punti.
Secondo le statistiche di transfermarkt.ch, queste due squadre si sono incontrate 160 volte con 77 affermazioni zurighesi, 41 luganesi e 42 pareggi e un quoziente reti di +92 sempre a favore GC. Ma da 13 incontri col GC a questa parte, Lugano sempre in gol.
Di tutt’altra fattispecie invece la situazione societaria se lasciamo il campo. Mentre a Lugano c’è un’organizzazione ben strutturata, il Grasshopper anche quest’anno ha conosciuto i suoi alti e bassi, un po’ come alcuni anni fa quando venne addirittura relegato in Challenge League. La società è di proprietà del colosso cinese Fosun (quotato in bosa a Hongkong, 76 mila dipendenti) che nel calcio, prima di approdare a Zurigo, possedeva già il Wolverhampton in Inghilterra.
Al GC si era istallato il presidente (cinese) Sky Sun che alcune settimane or sono, dalla sera alla mattina, ha lasciato il club per rientrare al paese. Gli è subentrato l’avvocato zurighese Andras Gurovits che però è stato affiancato da un inviato speciale di Shangai, Bill Pan, un cosiddetto “controller” che nel gergo sono coloro che vanno a rovistare i conti della società.
In società, l’allenatore Giorgio Contini quest’inverno non ha ottenuto quei due-tre transfer che voleva per rinforzare la squadra (il direttore sportivo Berndt Haas era vicinissimo a Nambimbi, ex-YB) e questo per il veto… del Wolverhampton. E a due mesi e mezzo dall’inizio degli allenamenti per la prossima stagione, nessuno dei 13 contratti in scadenza ha potuto essere rinnovato, anzi, tre giocatori sono già partiti: un cinese e un coreano già tornati in patria, il difensore Loosli con un triennale in Bundesliga (Bochum). Gurovits: “Abbiamo le mani legate”.
Ma la partenza più importante è sicuramente quella di Contini medesimo che in febbraio ha inoltrato le proprie dimissioni per fine agosto, disponendo di un contratto con sei mesi di disdetta, adducendo il fatto che in queste condizioni non si può pianificare nessun lavoro. A tutt’oggi Contini ha guidato le cavallette per quasi 70 partite, negli ultimi anni solamente Pier Tami ha fatto di più, una novantina dal 2015 al ’17. La sua media-punti è di 1,16, meglio di lui solo Murat Yakin nella stagione 17/18 (1,23).
Allora Grasshopper in crisi? Assolutamente no. E’ reduce da due vittorie consecutive; dunque, Lugano, attenti al due senza tre che rincorrono dal 2021. Il GC dispone di un bell’attacco con Dadashov (tedesco, passaporto azerbaigiano, sette reti) e Schettine (brasiliano, origini italiane, che si fa chiamare “scheccine”, sei gol), mettiamoci anche Giotto Morandi con sei passaggi decisivi. Ai due aggiungeremmo Kawabe che con otto reti (senza rigori!) e cinque assist è a quota 13 punti… ma per la fortuna luganese (senza Mai e Hajrizi) il diavoletto giapponese, essendo sospeso, non ci sarà; stavolta la statistica è contro il GC, che non ha mai vinto una partita senza Kawabe titolare.
Se è vero che Schettine ha segnato nelle ultime tre partite, è vero anche che Celar ne ha messe dentro sette nelle ultime 10. E allora mettiamoci anche gli allenatori: due vittorie per Croci-Torti, una per Contini, tre pareggi.
Dicevamo della classifica corta. Il Lugano è terzo con 35 punti, le cavallette “solo” settime a quota 31, ciò solo per dire che se vinci o perdi una partita… tutto stretto, molto stretto, insomma.
Grasshoppers-Lugano e un po’ di storia? Mettiamoci anche questa. Croci-Torti, baldo diciottenne, approdò alla corte del GC nel 2000 a diciott’anni rimanendovi due stagioni, giocando 32 partite (2 gol) nella seconda squadra che militava nell’allora Prima Lega.