Quello che ci voleva!

Quattro reti, tre
punti e un’espulsione: si riassume così la giornata vittoriosa del Lugano a San
Gallo, che sul suo campo quest'anno aveva sempre vinto.
Impossibile non parlare dell’espulsione di Görtler dopo soli due minuti per un
intervento su Sabbatini. Il capitano dei padroni di casa calcia il pallone e
sullo slancio colpisce Sabbatini in maniera violenta. Un intervento che ricorda
molto quello di Daprelà un paio di stagioni or sono contro il Sion e che costò
al bianconero il cartellino rosso.
Giusto? Sì, senza dubbio, ancorché sfortunato.
Fähndrich non lo aveva giudicato da espulsione, ma stavolta ci ha pensato il
VAR Gianforte a intervenire.
Dopo le proteste della panchina del San Gallo si è andati avanti con la
sensazione che questa partita, in un modo o nell’altro, il Lugano l’avrebbe
vinta.
E alla fine è stato così, anche se dopo il gol di Sabbatini (dopo una bella azione
corale) e un paio di pali (clamoroso quello di Hajrizi), il pareggio di
Stevanovic aveva iniziato a seminare qualche dubbio.
Da quel momento si è però scatenato un ritrovato Celar: prima con un colpo di
testa su punizione pennellata di Grgic e poi con un assist bellissimo per
mettere Bislimi solo davanti alla porta. Lo sloveno, dopo una caparbia azione
di Durrer, ha siglato anche il quarto gol. Forse un po’ troppo per un San Gallo
che a inizio partita aveva dovuto fare i conti anche con l’infortunio muscolare
di Guebbels (non capitano solo a Lugano allora…).
Per i bianconeri tre punti pesanti, alla vigilia della sfida di mercoledì a
Cornaredo contro il Grasshoppers. Tre punti che riportano il bilancio in
pareggio, dopo la brutta sconfitta interna contro lo Stade Losanna.
Difficile pesare oggi la vera impresa dei bianconeri, perché giocare un’intera
partita con un uomo in più rappresenta un vantaggio enorme, ma quello che contava
era fare punti. Ancora meglio farne tre.
Tra tre giorni capiremo se questa squadra è veramente in crescita.
Intanto godiamoci questa bella vittoria.
(Foto Keystone/Ehrenzeller)