"Sannino resta, è stato solo un brutto episodio"

Una scoppola che ha fatto discutere e infuriare il presidente.
Il 6 a 0 incassato sabato pomeriggio contro il Grand Saconnex in casa è una di quelle
sconfitte che non sono facili da accettare.
Antonio Caggiano, presidente del Paradiso, non ha esitato un attimo e ieri
mattina ha convocato squadra e staff tecnico per capire cosa sia realmente
successo.
Prima un colloquio con i giocatori, poi con Sannino e i suoi collaboratori.
Presidente, Sannino è sempre al suo posto?
“Ma certo, è confermatissimo. Abbiamo analizzato quanto è successo e siamo convinti
che si sia trattato di un episodio. Spiacevole certo, ma pur sempre un episodio”.
Sì, però sei gol sono tanti:
“È vero, fanno male, ma era la terza partita in sette giorni disputata con un
caldo torrido. I giocatori hanno dato tutto ciò che avevano ma non è stato sufficiente.
Purtroppo è stato un episodio gestito male da tutti”.
In che senso?
“Anche il mister sabato non è stato il solito. In certi momenti è sembrato un po’
rassegnato, ma in fondo, anche se non è giusto, lo posso capire. In quella
situazione credo che anche lui abbia capito che non c’era nulla da fare”.
I giocatori cosa le hanno detto?
“Sono rimasto sorpreso dalle parole dei ragazzi, che non hanno preso scuse. Nessun
alibi per questa brutta sconfitta. Hanno parlato tutti molto bene del mister e
del suo staff, nonostante, come sappiamo, Sannino è un duro, uno che fa
lavorare tanto la squadra”.
Schelotto addirittura espulso:
“Credo che non facesse tre partite in sette giorni dal 2008. Dopo una prima
partita in punta di piedi, dove ha dovuto capire il nostro gioco, nella seconda
è stato protagonista di un’ottima prestazione. Anche lui sabato ha pagato il
caldo e la stanchezza”.
Lei però continua a essere ottimista sulla squadra, vero?
“Penso che abbiamo allestito una buona rosa, che può lottare per il vertice.
Sabato ha perso anche il Rapperswil, a dimostrazione che si tratta di un
campionato molto difficile. E poi abbiamo stiamo lavorando per il bene del
calcio ticinese…”.
In che senso?
“Quest’anno abbiamo dato quattro giocatori alla Challenge League. L’ultimo è
Tokam al Bellinzona, che ci sarebbe servito tantissimo. Ma siamo un club che
vuole lanciare i giovani, per permettere loro di giocare in palcoscenici ancora
più importanti. Lo facciamo nell’interesse del calcio ticinese. C’è chi si riempie
la bocca di questi concetti e chi invece li mette in pratica”.
Prossima partita contro il Cham: bisogna reagire, vero?
“Assolutamente sì. Mi aspetto una reazione importante. È vero che la delusione
è stata tanta, ma la coesione che ho visto in questo gruppo ieri mi fa ben
sperare. La stagione è ancora lunga e sono convinto che ci regalerà ancora
tante soddisfazioni”.
(Foto Zocchetti)