"Stanno rovinando il calcio”
Si dovrebbe parlare di una magnifica Atalanta. I bergamaschi hanno schiantato la capolista Napoli. La squadra di Gasperini ha stradominato la partita, si è imposta con una prestazione sontuosa, ha espresso una superiorità tecnica e tattica. Non si tratta di una sorpresa, ma di una realtà concreta, e può accampare legittime ambizioni. Le presunte grandi sono imperfette, e tutte, a loro modo, sono alla ricerca di un'identità. I nerazzurri di Bergamo hanno una rosa di livello, e mostrano una consapevolezza che potrebbe portarli lontani. La giornata di Campionato ha scatenato roventi polemiche, e non è una novità. Ma in Italia gli arbitri costituiscono un grande problema. Incidono troppo, influenzano le partite e commettono errori clamorosi, figli di un sistema restio alla trasparenza e al merito. In Monza-Milan il direttore di gara ha scritto la storia, secondo Pistocchi ha fatto: “Il Var di se stesso”, mentre per Ziliani si è inventato: “La regola dello svantaggio”, i due sono autorevoli opinionisti. In Verona-Roma il secondo gol dei padroni di casa è palesemente irregolare. E anche in Inter-Venezia gli errori non sono mancati. La Var è scientemente depotenziata, e manipolata. Nesta, tecnico del Monza, è persona sobria e seria, e non ha dubbi: “Si deve tornare ad arbitrare come una volta. È il regolamento che deve adeguarsi al calcio, non il contrario. Stanno rovinando il calcio”. Gli arbitri interpretano e voglio avere il potere di decidere. E hanno imposto l'ennesima cervellotica riforma: hanno abolito il contatto. In area di rigore è quasi impossibile, per i difensori, intervenire, scatta immediata la sanzione. L'assenza di uniformità è il grande tema. I vertici arbitrali sanno come stare al mondo, sono tetragoni a ogni forma di contestazione, resistono imperterriti e costituiscono un potere forte, sono dei fini e astuti politici.
(Foto Keystone)