Calcio

Svolta e ripartenza in casa ACB

Il direttore sportivo Paolo Gaggi traccia il profilo del nuovo allenatore del Bellinzona
Enrico Lafranchi
02.06.2023 04:51

A Bellinzona ci sono notizie importanti. Tanto per cominciare l’ACB che partirà per la prossima stagione vuole subito la vetta. In panchina ci sarà un allenatore (il nome è atteso a ore) che conosce il nostro calcio da cima a fondo. Alla guida di una squadra che dopo avere fatto parlare bene di sé negli anni della rifondazione voluta da un pugno di coraggiosi e appassionati, legati già in passato alla società e attivi in ruoli di rilievo, deve per forza tornare a funzionare al top. La lungimiranza gestionale di Pablo Bentancur ha indubbiamente garantito al club quella solidità finanziaria che era venuta a mancare negli ultimi anni. Ora ci si rende conto che per gareggiare con certe ambizioni in Challenge League bisogna anche avere la forza e la mentalità giuste. Il campionato di Promotion League era stato vissuto con il sostegno del pubblico che poi, a causa di una marcata assenza di risultati, è notevolmente scemato mettendo in imbarazzo – più che in difficoltà, anche se qualche incasso non ha nemmeno coperto i costi di partita (arbitraggio, “addetti ai lavori”) - la proprietà che molto probabilmente si era illusa della bella partecipazione di pubblico (tremila presenze, spalti “tambureggianti” per la gioia di mamme e bambini) alla gara d’apertura. Il risultato globale è che all’inizio erano tutti ringalluzziti (le previsioni di successo erano favorevoli ancorché fantasiose - si è a lungo parlato, ancora in gennaio (!), di promozione in Super League), ma che poi si sono sentiti “traditi” da un gruppo che per la verità è stato azzoppato da una interminabile serie di sconfitte e da polemiche inevitabili. Chiaro che i risultati negativi hanno suscitato delusione e amarezza, a fronte di una squadra che ha continuato a traballare sin quasi all’ultima giornata. C’è stato un fuggi fuggi generale al punto di arrivare ad affluenze appena superiori al mezzo migliaio di spettatori, forse neanche. Una situazione molto sgradevole per chi ha lavorato con impegno, investendo anche parecchio (in tanti l’hanno scordato, evviva la piazza!). Ora si vuole rimediare, le risposte dovranno arrivare soprattutto dal campo. La squadra (giocatori in partenza che nessuno rimpiangerà, in arrivo - per contro - elementi più “responsabilizzati” anche sotto l’aspetto disciplina e dedizione) avrà un nuovo “direttore d’orchestra”. Un “duro”, si sente dire, pronto a ‘sposare’ la “causa granata” fino in fondo. Parliamo di quello che accadrà in casa granata con Paolo Gaggi, “voce” attendibile dell'ACB.

Il direttore sportivo è convinto che il Bellinzona 2023-22 si collocherà nei quartieri alti della classifica. 

Paolo, soprassediamo alla scandalosa gara della Pontaise… La squadra è andata in vacanza? 

“Sì, da domenica e per 15 giorni. La ripresa è prevista il 18 giugno”.

Con gli stessi giocatori o sono previsti dei cambiamenti?

“Ci sono giocatori ancora sotto contratto, altri no. Certamente ci sono delle partenze ma ne arriveranno di nuovi. Di un certo spessore”. 

L’allenatore? 

“Stiamo valutando dei profili interessanti, penso che entro fine settimane decideremo a chi affidare la panchina”. 

Profili svizzeri o d’oltre confine?

“Profili decisamente svizzeri… (sorride, ndr)”. 

Nomi altisonanti?

“Allenatori che hanno lavorato e stanno lavorando nelle nazionali. Gente che ovviamente ‘mastica’ calcio svizzero”.

È un fattore determinante?

“Sicuramente chi conosce il calcio nazionale parte avvantaggiato. Per gente che viene dall’estero è un po’ più difficile”.

Significa che ingaggiando Zanetti avete fatto di necessità virtù (o viceversa, visto come è andata)?

“A parte che avevamo bisogno di un allenatore col patentino, Sergio ha giocato in Svizzera (ex ACB). Conosceva e conosce dunque bene il nostro calcio”.

Non ha gli atout per essere confermato? 

“Non direi questo, vogliamo semplicemente andare su altri profili”.

 Cocimano?

“Stiamo valutando la sua posizione in questi giorni. Non sappiamo ancora se Nando rimane o prenderà altre strade. Da quanto ho appreso sarebbe d’accordo di rimanere. Vedremo nelle prossime ore”.