Calcio

Tonali, perdono e redenzione

La squalifica è finita, il giocatore può di nuovo scendere in campo
Angelo Lungo
28.08.2024 07:06

Solo chi cade può risorgere. Questa è una storia di calcio, ma parla di perdono e di redenzione. Sandro Tonali sta per tornare in campo. La vicenda è nota: era stato dei protagonisti dell'ultimo scudetto del Milan; giocava con la Nazionale; il Newcastle (estate del 2023) lo comprò per una cifra che sfiorava i 70 milioni di euro. Poi si scoprì che il centrocampista scommetteva. Fu processato e squalificato. Il perdono. Società e squadra hanno protetto e sostenuto l'italiano. Hanno accettato la confessione e hanno manifestato indulgenza. Lo hanno considerato come un giovane fragile e che aveva un 'problema'. Sono ripartiti dalla condanna sportiva, e la critica distruttiva è stata soppiantata dalla solidarietà. Hanno scelto la strada della seconda possibilità. Il club, riportano dall'Inghilterra, è rimasto colpito dalla confessione e dall'ammissione di una debolezza esistenziale. Il Newcastle non ha avuto dubbi, non ha pensato a Tonali ma a Sandro. Lo ha accompagnato e sostenuto nel suo percorso. Nessuna rivalsa, ma comprensione di fronte alla volontà di una persona di voler cambiare. La redenzione. La vicenda Tonali si situa nel campo dello stupore. Un giovane milionario, un giovane calciatore, una sorta di privilegiato che si è lasciato tentare. Si è infilato in un tunnel senza luce e senza nessuna prospettiva. Eccolo arrivato in cima e poi la rovinosa caduta. Il privilegio non lo aveva protetto dal lato oscuro di una dipendenza, che nella sua posizione, ma non solo, non ha soverchie o esaustive spiegazioni. Ora torna. Può ripartire se lo vorrà. Leggendo la vicenda con la categoria del moralismo, l'obiezione è quella che Tonali non è stato mai abbandonato, è stato supportato in maniera potente, accompagnato in modo appropriato. Ma questa è retorica populista. Nell'epoca delle passioni tristi è una storia che ha il colore della speranza.

(Foto Keystone)