Calcio

Un progetto per sviluppare la concentrazione

GioCo, un'iniziativa di stampo ticinese e luinese
Luinotizie, l'Eco del varesotto
18.11.2021 09:34

Lo sport è fondamentale per la salute e la quotidianità dei bambini, così come l’attività fisica per gli adulti. Farlo nel migliore dei modi è fondamentale, anche per educarsi al movimento, sin dall’infanzia.

Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il programma GioCo (dove Gio sta per Giovanni, da Giovanni Pagani, e Co sta per Cocomazzi, dal luinese Max Cocomazzi), nato dopo una serie di esperienze di grande livello e informazioni su un argomento che nello specifico nessuno allena a livello dilettantistico, ovvero la “concentrazione nel gioco del calcio”.

“Abbiamo preparato un Programma Teorico e Pratico (Programma GioCo appunto) con una serie di allenamenti specifici suddivisi in tre livelli di difficoltà, applicabili dalle giovanili alle prime squadre – racconta Cocomazzi -. Tanti allenatori, quando la loro squadra perde, dicono ‘i miei giocatori hanno perso la concentrazione’, ma quello che mi chiedo è: c’è qualcuno che li allena sotto il profilo mentale? Per rispondere a questa domanda è nato il progetto, che ha il supporto anche di psicologi e psicoterapeuti svizzeri. In primo luogo ci sono degli incontri tecnici con gli allenatori per lavorare sugli esercizi fisici da svolgere per migliorare la concentrazione, attraverso un razionale programma a step da seguire”.

“GioCo”, infatti, segue indirettamente i ragazzi, ma si rivolge agli allenatori, dando consigli utili e indicazioni scientifiche su come operare con esercizi specifici e allenamenti ad hoc, che vanno a “stuzzicare” la concentrazione degli atleti e ad equilibrare lo stato mentale, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione tutta la partita.

“Compiamo un lavoro unitario per tutte le categorie – continua Cocomazzi -, in modo tale che dai più piccoli ai più grandi si parli la stessa lingua. Bisogna lavorare in funzione del futuro dei ragazzi e ogni allenatore deve operare in sinergia con i colleghi. Sono una miriade le cose che possono influenzare la concentrazione durante un match, vale a dire tifosi, condizioni ambientali e pensieri interiori. Con ‘GioCo’ riusciamo a mantenere fuori tutto questo, ma solo partendo dai settori giovanili possiamo raggiungere il nostro obiettivo”.

La passione del calcio, però, per Max Cocomazzi arriva da lontano: da giovane ha calcato i campi ticinesi e italiani a livello dilettantistico, diventando poi una figura di riferimento per il calcio ticinese. In questa stagione, oltre che essere allenatore dei portieri, è stato portiere di riserva a Cademario, in Seconda Lega.

Da allenatore, dopo alcune esperienze in Italia con squadre dilettantistiche, ha cominciato la scorsa stagione ufficialmente in Svizzera, nel Raggruppamento Allievi ABC (le cui prime squadre “capofila” sono Cademario, Bioggio e Agno) come assistente degli Allievi A (quelli che in Italia sono i Juniores) e come responsabile dei portieri di tutte le categorie giovanili del calcio a 11. Nello stesso tempo, però, è stato allenatore dei portieri della prima squadra dell'Agno (squadra “riattivata” proprio l’anno scorso dopo essere arrivata fino in Challenge League con Petkovic e la fusione del 2004 con il Lugano).

Da dicembre 2017 poi, dopo aver concluso il rapporto con la prima squadra dell’Agno, ha iniziato a collaborare (su richiesta del DS Vergari ed il vicepresidente Giuliani) sempre come allenatore dei portieri fino alla fine della stagione scorsa con l'Alto Verbano in Serie C femminile. Nello stesso periodo ha allenato anche nel Raggruppamento Allievi Insema (le cui squadre “capofila” sono Paradiso, Collina d’Oro, Melide e Carona, oltre che Ceresio) per la categoria D9 (in Italia gli esordienti), raggruppamento che attualmente ha nel calcio a 11 due squadre su tre iscritte al Coca-Cola Junior League (la massima categoria interregionale) e l’altra iscritta al massimo livello regionale; i D9, inoltre, partecipano da quest’anno alla categoria Footeco.

“Qui – racconta ancora Massimiliano – mi aveva voluto Giovanni Pagani (Responsabile Tecnico anche nell’ABC), ex vice di Petkovic proprio ad Agno e Lugano. Da settembre di quest’anno sono stato scelto da Livio Bordoli (attuale Responsabile Tecnico per la Federazione Ticinese di Calcio e precedentemente allenatore del FC Lugano nell’anno della promozione in Super League) per fare da assistente nella Footeco 14 (per la selezione della regione del Locarnese, ndr), programma seguito direttamente dalla Federazione Svizzera e interamente dedicato al calcio giovanile U12-U13-U14 e alla scoperta di giovani talenti”.

I ragazzi vengono scelti da responsabili scouting dell’ASF che girano il territorio per vedere i migliori ragazzi, li selezionano e poi li seguono dando costanti valutazioni sul loro rendimento.

“Nel 2018 – continua Cocomazzi – ho conseguito tutti i cosiddetti “patentini” da allenatore in preparazione al UEFA B (ovvero fino al Diploma C+ – Associazione Svizzera di Calcio) ed il Livello 1 come allenatore dei portieri. Con gli attuali diplomi, come allenatore potrei allenare fino alla 2^ Lega e tutte le giovanili Coca-Cola Junior League comprese (oltre che ovviamente come assistente nei Footeco)”.

(nella foto Max Cocomazzi e Giovanni Pagani)