Una rottura sofferta ma inevitabile

L’assemblea ordinaria dell’ACB ha riservato calorosi applausi a Pamela Colombo Heller. Luca Zorzi, presidente del giorno, si è complimentato vivamente per l’impegno che ha mostrato nell’elaborazione di programmi e progetti per la formazione: “Qualcosa di notevole” – ha fatto notare l’ex presidente dell’ACB, persuaso che quello di Pamela non sarà un addio al Bellinzona calcio.
Colombo Heller, tanto per ricordare, viene da una famiglia di appassionati granata. Suo padre Sergio, è stato membro di comitato e i due figli hanno fatto le giovanili nel Bellinzona.
Le abbiamo chiesto il perché di queste sue dimissioni, visto che si era detta entusiasta della collaborazione con la SA. Una sua precisa dichiarazione di qualche mese fa: “Il CEO Pablito Bentancur, nostra persona di riferimento, è una persona squisita”.
Pamela, perché non sarebbe stata possibile una ‘convivenza’ con Pablo? (entrato, di diritto, nel comitato con Brenno Martignoni Polti, Roberto Mercoli, Adriano Meoli e un quinto membro che sarà a breve designato).
“Per un motivo molto semplice. Abbiamo delle idee di conduzione del Settore giovanile diverse. Loro hanno dichiarato che ci vogliono delle ‘persone di calcio’ nell’intento, presumo, di aumentarne la qualità. Non mi si fraintenda, sono molta contenta di questa ‘visione’. Hanno detto che verrà rifatto il Torneo Under 19 e che sarà portato avanti anche quello U14. Sono felicissima che ci saranno ancora più risorse ad aumentare la qualità del Settore”.
Qualcosa non ha funzionato?
“No no, ha funzionato molto bene. Ma poi c’è stata questa loro volontà di entrare al 60 per cento nell’Associazione (in base allo Statuto). È giusto e va bene così, però è chiaro che si entra in un progetto con delle visioni molto diverse”.
Un ‘progetto’, il suo, il cui tema (al di là dell’immenso lavoro svolto, calcio come strumento di formazione ed educazione, promozione di Tornei, ACB Lab, inserimento di gruppi di lavoro per tematiche specifiche, nuovo logo e ancora di più!) è di importanza fondamentale:
“Infatti, ne siamo molto orgogliosi. Dietro trecento ragazzi ci sono trecento famiglie (sono i ‘numeri’ del movimento giovanile, ndr). Dirigere un settore tanto importante è molto impegnativo ed implica una grande responsabilità. D’accordo con le ‘persone di calcio’ (…), ma deve esserci anche una considerevole e costante attenzione sugli aspetti di organizzazione a tutela, anche, delle famiglie che sono impegnate in questo sport”.
Un impegno indubbiamente gratificante. Mi scusi se torno alla prima domanda: era proprio impossibile ‘fumare’ il calumet della pace con Pablo?
“Dal mio punto di vista non si poteva, ma proprio perché ci sono differenti idee di calcio. Loro, giustamente, sono più ‘persone di calcio’, io ho dato un’impronta legata al Settore giovanile sotto un aspetto, se vogliamo, più sociale”.
Pablo Bentancur ha fatto consegnare alla presidente dimissionaria un maxi-bouquet di fiori. I fiori solitamente simboleggiano un nuovo inizio… A Pamela Colombo Heller subentra Brenno Martignoni Polti.
(Foto ENLA)