"Una serata perfetta, sono al settimo cielo"

“Quando mancavano 15 secondi alla fine
della partita mi trovavo vicino alla macchina per la pulizia del ghiaccio, mi
sono guardato attorno e per un attimo ho perso la cognizione del tempo. Facevo
quasi fatica a capire dov’ero. Ero letteralmente al settimo cielo”.
Massimo Frigerio, vicepresidente dell’Ambrì, non nasconde la grande emozione
che ha provato ieri sera, in uno dei momenti più belli della recente storia del
club.
“È stata una serata perfetta, dove è andato tutto bene. La squadra, senza molti
“titolari” e con quattro ragazzi dei Rockets in pista, ha disputato una partita
straordinaria. Abbiamo pure segnato tre gol in superiorità numerica. E poi è
arrivata la notizia da Berna…”.
Nonostante il poco sonno, Frigerio oggi non sente la stanchezza.
“Sarà ancora l’adrenalina che ho addosso. Ho dormito poco, ma per fortuna bene.
Dopo la partita abbiamo festeggiato al secondo livello, poi abbiamo lasciato la
squadra e lo staff da soli a godersi quel momento”.
Sono stati giorni stupendi, con sei vittorie in sei partite.
“Credo che saranno almeno dieci anni che non infiliamo una striscia così
positiva. Penso che a un certo punto la squadra avesse la testa libera da
pressioni, ormai avevamo poco da perdere, sembravamo spacciati. E in quel
momento, senza le pressioni addosso, abbiamo iniziato a giocare il nostro miglior
hockey e a vincere. Non ho mai dubitato delle qualità di questo gruppo, ogni
tanto però lo sport ti mette davanti ad aspettative e traguardi che ti creano
un po’ di ansia. È normale che sia così. E quando la testa si riempie di brutti
pensieri poi è difficile fare risultati”.
E se foste arrivati undicesimi?
“Sarebbe stata più una delusione per i ragazzi che non per la società. Noi non
abbiamo mai dubitato della forza di questa squadra e non abbiamo mai messo in
discussione né Cereda né Duca. Anche nei momenti più delicati abbiamo sempre avuto
grande fiducia sia nello staff che nei giocatori”.
Anche l’arrivo di Juvonen è stato importante, vero?
“Assolutamente sì. Questo portiere è un fenomeno. Anche Conz e Ciaccio hanno
fatto molto bene, ma si è visto che Juvonen è capace di trasmettere alla squadra
una grande tranquillità”.
Può restare?
“Calma. Vediamo cosa succederà più in là. Sappiamo che è arrivato qui
unicamente per via della guerra e prevedere il futuro è impossibile”.
E della stagione di Pestoni cosa possiamo ancora dire?
“Che ha avuto semplicemente una marcia in più. Noi lo avevamo cercato in
passato, ma quest’anno è stato lui a voler tornare espressamente ad Ambrì. Era
convinto di ciò che faceva e sapeva di assumersi una grossa responsabilità. È
stato semplicemente perfetto. Così come Grassi, un altro ragazzo che era
tornato con grande voglia e lo ha sempre dimostrato sul ghiaccio”.
Adesso sotto con il Losanna.
“A questo punto avremo ancora meno da perdere. Sono convinto che con questa
mentalità possiamo giocarcela ad armi pari. A questo punto vogliamo andare
avanti”.
Intanto si pensa già al mercato della prossima stagione? Magari con stranieri
che possano dare qualcosa in più?
“Il nostro obiettivo è da sempre quello di portare stranieri forti, poi però
bisogna fare i conti con il budget. Quest’anno avevamo provato a prendere sia
Pesonen che Di Domenico, ma le offerte degli altri erano più alte…”.
(foto Zocchetti)