Calcio

Ursea, dieci e lode al Bellinzona

Il tecnico dell’Etoile Carouge torna sul pari del Comunale e parla anche di Roberto Morinini
Enrico Lafranchi
06.08.2024 07:03

Adrian Ursea lo ricordiamo da giocatore con le ‘bianche casacche’. Altri tempi, per il Locarno, più che per il mister dei ginevrini di cui a Carouge si è entusiasti. Al punto che recentemente la società gli ha prolungato il contratto per altri tre anni. Il 56enne rumeno ha avuto successo anche in Francia (ha allenato il Nizza), in Svizzera ha operato a Neuchâtel ed è stato pure allenatore ad interim del Servette. Il suo è un bel biglietto da visita, d’altronde ne era già in possesso da giocatore (Chênois, Bulle, Stade Nyonnais, Vevey oltre a Rapid Bucarest e ad altre esperienze). Allo stadio del Lido si manifestava come ‘buteur’, un grande dribblatore col fiuto del gol.

Sotto questo aspetto è ancora in formissima, non si lascia ‘dribblare’ da qualche nostra domanda... La questione che volevamo chiarire era sapere se per lui si è trattato di un punto guadagnato o di due persi (per il Bellinzona non ci sono dubbi: “Chiaramente due punti persi” – ammicca Mario Rosas con il suo abituale sorrisetto quando corre via dall’atrio del Comunale).

Adrian, parliamo pure di punto meritato, ma ‘addolcito’ dalla fortuna:
“Per chi?”.

Per voi, no?
“Penso che sia il contrario. Se guardiamo la fisionomia del match ritengo che siamo la squadra che ha prodotto più gioco. Abbiamo creato molte più occasioni da rete, il pareggio è largamente meritato. Siamo soddisfatti, non sono però d’accordo con quanto dice lei (Etoile dominata in lungo e in largo nei primi 45 minuti, prima loro azione offensiva al quarto d’ora, ndr)

Un rigore che comunque si può discutere…
“Assolutamente no!”.

Su azione, nonostante 6 gol in due partite, non siete riusciti a segnare…
“Bisogna calcolare che ogni partita è diversa l’una dall’altra. Così dicasi degli avversari. Ho sempre detto, e lo ribadisco, che il Bellinzona è una buona squadra. Ci aspettavamo un match così difficile. Giocavamo in trasferta (la squadra è scesa in Ticino già alla vigilia) contro un avversario di rango. In definitiva sono soddisfatto del risultato ottenuto, dobbiamo accontentarci. Perché, glielo ripeto, questo Bellinzona è un ‘complesso’ di ottime individualità”.

In conclusione Adrian: un punto guadagnato, non due persi?
Esita un attimo “Preferisco rispondere che si tratta di un punto ampiamente meritato”.

Mantiene un bel ricordo dei suoi trascorsi a Locarno?
“Oh sì, è stato per me un periodo felice. Tanta bella gente, eravamo un gran bel gruppo. E in panchina avevamo Morinini. Una grande persona! Sono stato suo secondo quando Roberto era allenatore del Servette. Anche quella fu una parentesi accattivante. Per tutti e due”.

(Foto ENLA)