Gran Risa del fenomeno, ma è un successo sudato

Già vincitore lo scorso anno nel gigante della Gran Risa, Marco Odermatt si è ripetuto. Un nuovo successo. Il decimo nella specialità e il quindicesimo in carriera. Sulla pista più esigente delle gare di Coppa del mondo tra le porte larghe, unitamente a Adelboden, il nidvaldese ha preceduto di 0’’20 Henrik Kristoffersen, in questi giorni abbonato ai posti d’onore in Alta Badia. Il norvegese aveva chiuso al secondo posto già domenica, davanti al nostro fenomeno, ma alle spalle del connazionale Lucas Braathen, stavolta uscito di scena nella prima manche.
Ogni gara ha la sua storia. Lo sa bene Odermatt, che due giorni fa ha dovuto superarsi nella seconda prova per riuscire a strappare un podio risalendo dalla nona posizione. Oggi, su una Gran Risa resa ancor più difficile e faticosa da una tracciatura molto angolata, ha sbaragliato la concorrenza sul primo tracciato, sciando con il suo stile leggero e fluido. Un po’ diversa la seconda manche di Marco, che ha dato l’impressione per un lungo tratto di pista di non avere il totale controllo di uno sci. Dopo il primo intertempo, si temeva il peggio. Ma il leader della Coppa generale ha ritrovato presto il suo ritmo ed è riuscito a chiudere davanti a tutti una volta ancora. Dietro di lui il forte scandinavo e lo sloveno Zan Kranjec, il cui ritardo si è avvicinato al secondo (0’’92). Fuori dal podio (4.) un bravo e un po’ sfortunato Loïc Meillard (a 1’’32). Pe quest’ultimo (3. nella prima manche), un bel passo avanti rispetto all’11. posto della gara precedente. Per lo sciatore di Hérémence si tratta tra l’altro del miglior risultato in stagione. Nono domenica, Justin Murisier, 11. sul primo tracciato, stavolta è invece stato eliminato.
Incetta di punti
Sulle nevi delle Dolomiti, tra gare veloci e giganti, Odermatt ha fatto una bella incetta di punti, a incominciare dal secondo posto dietro all’austriaco Vincent Kriekmayr nella prima discesa in Val Gardena disputata giovedì su una pista accorciata. Preoccupato per la lunga serie di competizioni annunciate - cinque in cinque giorni - l’elvetico aveva preso in considerazione anche la possibilità di rinunciare alla discesa completa del sabato sulla Saslong. Non lo ha fatto, anche perché la nebbia del giorno precedente ha costretto gli organizzatori a cancellare il superG. Un giorno di riposo, dunque, che ha offerto ai competitori una pausa opportuna. Nella discesa, chiusa al 7. posto e firmata da Aleksander Kilde, il nidvaldese non ha sciato come avrebbe voluto, ma un risultato tra i primi dieci non va certo minimizzato. Ed eccoci ai due giganti di cui si è detto. Esigenti e anche faticosi. Gare nelle quali ad emergere sono stati veri campioni. Quello che impressiona di più di Odermatt è la sua costanza e la regolarità.
Abbiamo parlato di quindicesima vittoria in Coppa, la decima nella specialità. In gigante Marco ha colto pure il suo tredicesimo podio consecutivo, tenendo conto delle gare di CdM, ma anche dei Giochi olimpici dove si era imposto da vero campione. In questa stagione terzo successo in quattro giganti disputati. Una macchina da punti. Dopo 11 delle 38 gare in calendario, Odermatt si ritrova con un vantaggio di 271 punti nei confronti di Kilde, il più immediato inseguitore. Tanti, anche se è troppo presto per tirare le somme in prospettiva della Coppa che già gli appartiene.
Slalom a Madonna di Campiglio
Giovedì il circo bianco farà tappa a Madonna di Campiglio, dove si terrà la 69.esima edizione dello slalom sul Canale Miramonti (17.45/20.45). Si tratta di una prova in notturna prima delle feste natalizie. Odermatt ne approfitterà per recuperare un po’ di energie prima di ripartire alla volta di Bormio, dove lunedì 26 dicembre si terrà la prima prova in vista della discesa di mercoledì 28 dicembre. Il giorno successivo ci sarà un superG.