I Ticino Rockets sono pronti: nuova sfida, stessa missione

I motori sono caldi al punto giusto, i Ticino Rockets sono pronti per decollare nella loro sesta stagione di Swiss League. E pensare che quello passato avrebbe potuto essere l’ultimo campionato della giovane storia dei Razzi. Ha dovuto lottare con le unghie e con i denti, il club del presidente Davide Mottis, ma alla fine ha vinto la sua battaglia. Per almeno i prossimi dieci anni, i Rockets potranno giocare nella nuova Swiss League. E intanto hanno prolungato di ulteriori tre stagioni il contratto di sponsorizzazione con Raiffeisen.
Mottis e la filosofia
Per lanciare la stagione ormai alle porte – con tutte le partite casalinghe che verranno trasmesse il «live streaming» –Mottis ha gettato uno sguardo al recente passato: «Avevamo definito la scorsa stagione come quella degli esami di maturità. Oggi possiamo dire di averli superati brillantemente. Sia a livello organizzativo – in particolare con la gestione dell’emergenza coronavirus – sia dal punto di vista societario, finanziario e sportivo, con la qualificazione ai pre-playoff. Il nostro lavoro e i risultati ottenuti hanno avuto il loro peso nelle discussioni con la nuova Swiss League. Meritiamo di esistere, sarebbe stato terribile mandare in fumo quanto fatto in questi anni».
Ricevuta senza condizioni la licenza per il campionato a venire, i Ticino Rockets si gettano in questa nuova avventura con l’entusiasmo di sempre. «Vogliamo confermare i risultati ottenuti grazie al grande lavoro svolto – ha proseguito Mottis – e stabilizzare ulteriormente il nostro progetto. La nostra missione però non cambia: dobbiamo emanciparci dai nostri partner, ma la nostra filosofia rimane quella della formazione. Puntiamo come sempre a far crescere dei giovani giocatori che potranno poi effettuare il grande salto in NL. Per quanto fatto e per quel che faremo ora mi aspetto anche un grande sostegno da parte del pubblico. Le pacche sulle spalle fanno bene, ma non bastano».
Dal punto di vista economico i Rockets hanno dimostrato di saper operare una gestione molto oculata delle loro finanze: hanno infatti chiuso l’ultimo esercizio con un piccolo utile di 3.056 franchi, mentre il budget per questa stagione ammonta a 1.950.000 franchi.
Prezzi popolari
Come dare torto al presidente? Sì, meriterebbero una cornice di pubblico più folta, questi Rockets. Anche perché i prezzi degli abbonamenti saranno «popolari»: basteranno 190 franchi – 7 franchi a partita... – per assistere a tutti gli incontri in programma alla Raiffeisen BiascArena. «Il nostro obiettivo è quello di raggiungere i 400 abbonati. Stiamo inoltre pensando di riproporre – come prima della pandemia – delle partite in casa dei nostri partner: una ad Ambrì, una a Lugano e una terza a Davos».
Reuille e la stabilità
La vocazione formatrice dei Ticino Rockets è stata immediatamente ricordata anche dal direttore sportivo Sébastien Reuille: «Sì, il nostro obiettivo principale rimane la crescita sportiva dei giovani. In questo senso – considerando i nostri primi cinque anni di vita – attualmente in National League giocano 39 elementi con un passato nei Rockets, mentre in Swiss League ne militano 20. Sono numeri che ci rendono fieri. La nostra volontà è di ripartire con un lavoro sportivo fondato sulla stabilità: lo scorso anno il 43% del gruppo ha passato praticamente tutta la stagione con noi. I risultati si sono visti, la qualificazione ai pre-playoff non è arrivata per caso».
Dopo aver confermato al termine dello scorso campionato l’allenatore Eric Landry e il suo assitente Mike McNamara per le prossime due stagioni, Reuille ha comunicato che sono attualmente sette i giocatori sotto contratto con i Ticino Rockets. Tra questi anche l’attaccante canadese François Beauchemin: «Nella scorsa stagione avevamo deciso di rinunciare a elementi di importazione. Quest’anno invece ne abbiamo messo sotto contratto uno. Ne arriverà un secondo? È una questione che rimane aperta, valuteremo la situazione durante la stagione. Vogliamo che ci sia una certa concorrenza interna, per essere attrattivi per i giocatori ma anche agli occhi degli spettatori. Vogliamo ottenere buoni risultati ed essere una squadra competitiva contro ogni avversario».
Landry, talento e sudore
Eric Landry appare sorridente e rilassato. «La scorsa stagione – ha esordito il coach – sono successe tante cose e abbiamo dovuto essere estremamente flessibili. È stata un’annata divertente, anche se non facile soprattutto a causa della pandemia. Per il campionato a venire abbiamo a disposizione un bel gruppo, con una buona leadership. La presenza di elementi come Lauper e Beauchemin, in questo seno, è molto importante: il canadese ha carattere e porta in pista anche una certa fisicità».
Tra giocatori che vanno e vengono, Landry ha imparato a fare i salti mortali: «Ma già lo scorso anno avevamo raggiunto una buona stabilità a livello di roster. C’è molto talento, ma noi vogliamo crescere come squadra. Saremo un avversario duro da affrontare, e non molleremo mai indipendentemente dal risultato».
IL ROSTER
Sette i giocatori sotto contratto
Sono sette i giocatori attualmente sotto contratto con i Ticino Rockets: Alessandro Ongaro (p., 2001), Colin Fontana (d., 1996), Nelson Chiquet (a., 1997), Adrian Lauper (a., 1987), Giona Bionda (a., 1997), Axel Leone (a., 2001) e François Beauchemin(a., CAN, 1996). L’Ambrì Piotta metterà invece a disposizione Stefan Müller (p., 1996), Michael Pastori (d., 2001), Alan Conceprio (d., 2002), Gianluca Barbei (a., 2000) e Josselin Dufey (a., 2002).
Il Lugano ha invece girato ai Rockets Nicolò Ugazzi (d., 2001), Alessandro Villa (d., 2001), Jari Näser (d., 2001) e Riccardo Werder (a., 2001). Prosegue la collaborazione con il Davos, che ha girato ai Rockets Jannik Canova (a., 2001), Mathieu Croce (p., 2003), Francesco Gärtner (d., 2000) e Denys Rubanik (d., 2001). Da Ginevra ecco gli attaccanti Jesse Tanner (2000) e Christophe Cavalleri (2002). Dai GDT sarà a disposizione Davide Gaeta (a., 2001).