Hockey su ghiaccio

Rossocrociati in coro: «Contro la Danimarca servirà di più»

Il Mondiale della Svizzera è iniziato con una facile vittoria con l'Italia, ma i margini di crescita sono enormi
© KEYSTONE / PETER SCHNEIDER
Fernando Lavezzo
14.05.2022 20:33

Un buon allenamento, ma anche una «goleada» mancata. Mentre la Danimarca, nostro avversario di domani sera (ore 19.20), ne rifila nove al Kazakistan, la Svizzera si accontenta di un sereno 5 a 2 contro la modesta Italia nel suo debutto ai Mondiali finlandesi. Il margine di crescita è enorme.

Tre a zero dopo un primo tempo dominato (17 tiri a 3), poi tanto possesso del disco e numerose occasioni sprecate, spesso a causa del classico passaggio di troppo. Infine, ecco il calo di attenzione del terzo periodo, costato due reti contro una squadra che in gare ufficiali non ci segnava dal 2007. Per i tifosi ticinesi che hanno ancora a cuore Greg Ireland e Larry Huras, rispettivamente head coach e assistente degli Azzurri, può andare bene così. Tre punti a noi, applausi a loro. L’Italia ha fatto ciò che ha potuto, compattandosi davanti a un ottimo Bernard e mostrando un buon power-play.

La doppietta di Calvin
In casa rossocrociata c’era grande attesa per gli acuti dei nostri giocatori di NHL, ma a firmare le prime quattro reti sono stati tre uomini del campionato svizzero: lo zurighese Denis Malgin (partito in velocità dopo appena 49 secondi), il bianconero Calvin Thürkauf (doppietta per lui, sempre intrattabile nello slot) e il grigionese Andres Ambühl. Il veterano del Davos, soprannominato «L’eterno», ha così festeggiato nel migliore dei modi il suo strepitoso record: diciassette Mondiali giocati. Nessuno come lui, che fino all’altro ieri condivideva la testa di questa classifica con il connazionale Mathias Seger. «Bühli» ha già un nuovo primato nel mirino: quello delle partite disputate in una rassegna iridata. Con 116 è a sole tre gare dal tedesco Udo Kiessling. Salvo imprevisti, lo supererà nei prossimi giorni.

Intesa di coppia
Dicevamo dei nostri NHLers. La rete «nordamericana» è infine arrivata grazie al provvisorio 5-1 di Nico Hischier, nominato capitano da Patrick Fischer (i vice sono Michael Fora, Tristan Scherwey e lo stesso Ambühl). Il centro dei New Jersey Devils ha segnato su assist di Timo Meier. La coppia funziona, ma deve diventare più concreta. Ad immagine del cecchino dei San Jose Sharks, andato al tiro otto volte senza mai sfondare. Al loro fianco, Christoph Bertschy è apparso un po’ leggerino. Da segnalare i tre assist di Siegenthaler sui primi tre gol.

Meier: «C’è molto da migliorare»
Lo spogliatoio elvetico è consapevole di dover fare di più contro squadre di ben altro spessore. «Le partite durano 60 minuti contro qualsiasi avversario», afferma Andres Ambühl riferendosi al progressivo calo. «Quando cerchi troppi passaggi, rischi di perdere il disco e di concedere chance in contropiede. Abbiamo conquistato tre punti ed è ciò che conta, ma ricordiamoci che contro la Danimarca non sarà facile. Ci hanno già battuti tre mesi fa alle Olimpiadi e hanno disputato un grande match contro i kazaki. Dovremo essere pronti dall’inizio e sfruttare i nostri punti di forza».

«C’è molto da migliorare, a cominciare dalla concretezza sotto porta», aggiunge Timo Meier. «Tutto sommato, però, non è andata così male. Si trattava della prima partita e l’Italia ha lottato. Ora arriveranno compiti più difficili. A partire dalla Danimarca, una squadra strutturata in difesa e pericolosa in attacco».

Chiusura con Michael Fora: «Dopo un buon primo tempo abbiamo iniziato a giocare troppo esternamente. Si è visto che abbiamo qualità, ma dobbiamo essere più efficaci, giocare con maggiore velocità e andare nello slot. La Danimarca è meglio organizzata dell’Italia e ha un grande potenziale offensivo. Dovremo concentrarci sui nostri punti forti e applicare il nostro sistema dall’inizio alla fine».

 

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